In spiaggia bastano secchiello e paletta perché i bambini si sentano attrezzati. Meglio controllare però che non arrechino danni senza volerlo con alcuni giochi.
Da generazioni se si portano i bambini al mare occorre avere dietro la sacca di rete con l’occorrente per giocare in spiaggia. Stampini, rastrello, paletta e secchiello esistono in tutte le forme e colori, perfetti ad ogni età. Dai castelli un po’ malconci alle dighe di sabbia ci si può divertire quanto si vuole, e inventarsi anche altri giochi. Non tutti però sono sicuri, né per i bimbi né tantomeno per l’ambiente in cui ci si trova, che va tutelato.
Non sono tanto i giochi d’acqua da evitare ma piuttosto l’utilizzo del secchiello come se fosse quello da pesca. Molti ragazzini amano cercare granchietti e altre bestiole marine fra gli scogli che poi gettano nel recipiente dove prima hanno aggiunto un po’ d’acqua. Se non vengono liberati dopo poco questi possono soffrirne molto, e se portati a casa il danno è anche peggiore. Si tratta infatti di animali che fanno parte dell’ecosistema della spiaggia e che per questo ci devono rimanere.
Finché si tratta di un bimbo solo si potrebbe ribattere che l’impatto è minimo, ma durante la stagione estiva si parla di migliaia di giovani cercatori di molluschi. Così a poco a poco scompaiono le telline e le cozze staccate dagli scogli, o addirittura le stelle marine che sembrano troppo belle per essere lasciate lì. Peccato che poi una volta fuori dall’acqua non siano più così belle e muoiano presto.
A questo punto viene da domandarsi se lasciando stare gli animaletti ancora vivi si possano almeno recuperare i loro resti. Vale a dire le conchiglie, soprattutto quelle bianco candido o quelle dalla forma a spirale che sembrano perfetti come ricordino. La risposta è no e il divieto è contenuto all’interno del Codice della Navigazione.
Le conchiglie possono essere usate per giocare solo all’interno della spiaggia, mai portate a casa. Anche questo infatti può portare con il tempo gravi danni a questo ambiente. Molluschi, granchi, stelle marine, paguri…nascono e crescono al mare e non lo devono mai lasciare. In fondo una volta lontano dall’acqua gusci e resti delle conchiglie perdono il loro fascino e finiscono in fondo ai cassetti. Fra gli scogli meglio esplorare e scattare delle foto che prelevare con la forza chi ci vive.
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