Se anche i tuoi bambini fanno fatica a dormire, forse è colpa di questa abitudine che ormai hanno tutti: togligliela subito
Per i bambini, dormire un’adeguato numero di ore è davvero essenziale. Se lo è anche per gli adulti, che però hanno una maggiore resistenza alla privazione di sonno, per gli infanti non è così poiché dormire un numero di ore non sufficiente a coprire il loro fabbisogno ha reali conseguenze sulla loro quotidianità. Innanzitutto, li rende più nervosi, meno efficienti e complica il loro rapporto con il cibo; inoltre, secondo recenti studi, ha reali influenze anche sul rendimento scolastico.
Cercare di creare una routine serale e notturna che consenta al bambino di dormire un numero adeguato di ore rispetto al suo personale fabbisogno è quindi fondamentale, soprattutto nei primi anni di vita. C’è però un’abitudine, oggi molto diffusa anche tra i più piccoli, che recenti studi hanno direttamente correlato alla fatica da parte di bambini di addormentarsi serenamente all’ora prevista: ecco di cosa si tratta, quali sono le sue conseguenze e cosa si deve fare.
Ebbene sì, ancora una volta è proprio lui al centro dei problemi: il cellulare. Secondo Maria Antonietta Gulino, presidentessa dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, l’uso serale dei social media riduce di circa un’ora al giorno il riposo, nei bambini fino a dieci anni: se fino a qualche anno fa per addormentarsi c’erano le fiabe, ora ci sono gli smartphone.
Gli schermi luminosi tengono alta l’attenzione, rendendo difficile quel rilassamento che induce naturalmente al sonno: problema altamente presente anche negli adulti, oggi purtroppo coinvolge anche i bambini e crea su di loro conseguenze altamente pericolose. Secondo la psicologa, infatti, la durata e la qualità del sonno è fondamentale per la crescita, per l’equilibrio psico-fisico e per il benessere psicologico, per cui non può essere un aspetto secondario della crescita di un figlio.
A suo dire si riconferma quindi necessaria un’educazione al digitale già nei primi anni scolastici, affinché i bambini possiedano gli strumenti giusti per entrare in contatto con questi ormai irrinunciabili strumenti, tanto utili e potenti quanto pericolosi. Parallelamente alla riduzione del sonno, i social sui più piccoli aumentano il rischio anche di depressione e problemi di alimentazione, nonché espongono al cyberbullismo e a problemi di dipendenza e isolamento sociale.
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