Si abbatte l’inflazione con il bonus figli grazie al decreto lavoro: ecco cosa sta cambiando e cosa sta decidendo il governo.
Sono davvero numerose le persone che trovano benefici nei bonus e nei sussidi. La situazione attuale è davvero difficoltosa, perché l’inflazione è ancora alta. Si fatica a fare anche a fare le cose più semplici, come fare la spesa o pagare le bollette. I bonus sono davvero utili perché permettono di ridurre i disagi a livello finanziario. Tuttavia, non tutti possono godere di questi benefici perché bisogna rispettare un determinato ISEE.
Tra gli ultimi bonus molto gettonati e che abbattono l’inflazione, c’è il bonus risparmio. Questa è una card che permette di acquistare beni e servizi di prima necessità, e viene caricata di 80 euro ogni due mesi. Un’altra molto gettonata, è la Carta Risparmio Spesa che sarà attiva a luglio. Viene caricata di circa 380 euro, ed è destinata solo per beni di prima necessità come gli alimentari. Un altro bonus che è andato a ruba è stato il bonus occhiali, con un coupon di 50 euro per gli occhiali da vista. Un altro bonus di cui il governo sta analizzando i dettagli, è il bonus figli si tratta dei fringe benefit. Scopriamo come funziona.
Bonus figli: ecco cosa cambierà con il nuovo Decreto Lavoro
I fringe benefit, ovvero dei benefici che vengono riconosciuti dall’azienda ai dipendenti per arrotondare la retribuzione che viene caricata in busta paga. Il bonus che sta per arrivare è da 660 euro, e ne sta lavorando il governo Meloni. Il Dl Lavoro approvato in Consiglio lo scorso primo maggio, sta quindi in corso di lavorazione e modifica.
Di quello approvato precedentemente, i fringe benefit non venivano tassati a 3.000 euro dai precedenti 258,23 euro ma solo per i dipendenti per i figli ha carico.
Ora è di nuovo in fase di analisi e c’è la probabilità che si abbassa di nuovo il tetto massimo dell’esenzione fiscale a 1000 euro ma la si estende a tutti i dipendenti. Per coloro che hanno i figli si aggiungerebbe anche un bonus di circa 660 euro per ogni figlio a carico fino a tre figli. Con l’esattezza sarebbero 1.000 euro per i lavatori senza figli, 1660 euro per i lavoratori con un figlio a carico, 2320 euro per chi ha due figli a carico. Infine 2980 euro per i lavoratori con tre o più figli a carico.
La modifica non tocca tanto di tanto i lavoratori con almeno tre figli, chi invece ne ha di meno, sarà invece beneficiato di una quota più bassa. Se la platea dei beneficiari deve essere estesa, questa è l’unica soluzione possibile.