Se hai un gatto e desideri imparare ad interpretare i suoi segnali del corpo, per capire cosa pensa di te, ecco cosa devi guardare
Per quanto si dica che il gatto sia un animale più indipendente del cane e che sia meno affezionato al proprio padrone, in realtà non è proprio così. Sicuramente, questi due animali domestici per eccellenza sono molto diversi tra loro e hanno bisogni differenti, soprattutto in relazione al rapporto con i loro padroni. Questo, però, non significa che non gli siano legati allo stesso modo: ecco infatti come ti vede il tuo gatto.
Se hai un gatto, sai perfettamente quali sono le sue esigenze e le sue necessità, così come conosci ciò che gli dà fastidio e invece ciò che ama. Ci sono gatti molto coccoloni, che adorano sdraiarsi sul divano insieme ai loro padroni per farsi accarezzare e ci sono invece altri gatti molto solitari che, non appena vedono una mano avvicinarsi al loro corpo, scappano come se fosse infuocata. In ogni caso, però, uno studio ha rivelato cosa è il proprio padrone per ogni gatto: rimarrai stupito.
Ecco come ti vede il tuo gatto: amore puro
Secondo una recente ricerca pubblicata su Current Biology ed eseguita su 60 gattini messi in una stanza prima per due minuti insieme ai propri umani di riferimento, poi per lo stesso tempo da soli e infine riuniti, l’immagine del gatto solitario e indipendente è in realtà sbagliata. I risultati sono stati suddivisi in base alle reazioni degli animali quando sono stati lasciati soli: il 70% ha mostrato sintomi di preoccupazione, sentimento diventato poi di attaccamento sano e felice al momento del ricongiungimento.
Di fatto, quindi, i ricercatori hanno notato che le reazioni avute dai gattini quando sono stati lasciati soli per due minuti sono molto simili a quelle che hanno i neonati, nelle medesime situazioni. Per i nostri cuccioli, quindi, il loro umano di riferimento che noi chiamiamo “padrone” è come se fosse la mamma: una guida, un sostegno che fa piacere avere vicino.
Se quindi il tuo gatto tende a scansare la tua mano e a non sedersi vicino a te, non pensare che non ti vuole bene o che non ha instaurato con te alcun legame. Probabilmente quello è semplicemente un lato del suo carattere legato al contatto fisico: in realtà, sa che sei nella stanza a fianco e questo lo fa sentire protetto e sereno.