Se vuoi scoprire quali sono i primissimi sintomi dell’insidioso tumore ovarico, eccoli spiegati uno ad uno: impara a riconoscerli subito
Il tumore alle ovaie è causato da una proliferazione anormale ed incontrollata delle cellule dell’organo: solitamente sono coinvolte le cellule epiteliali ma può capitare che questo accada alle cellule germinali o anche a quelle stromali. Si tratta di un tumore che solo in Italia colpisce circa 5200 donne all’anno e, tra le forme tumorali più diffuse, si colloca al terzo posto: è il 3% di tutte le diagnosi di tumore.
Secondo le più recenti ricerche, la possibilità di sopravvivenza a 5 anni dal momento della diagnosi si attesta intorno al 40% ma molto nello stabilire questa percentuale fa il tempismo della diagnosi: prima lo si diagnostica, prima si può intervenire e migliori sono le possibilità di vita. Ecco quindi quali sono i sintomi principali del tumore ovarico: impara a riconoscerli subito.
Asintomatico nelle fase iniziali, il tumore ovarico è pericoloso anche e soprattutto perché quando inizia a causare sintomi solitamente è già in uno stadio piuttosto avanzato. Per questo motivo, è importante che le donne imparino a riconoscere i suoi campanelli d’allarme: i principali sono l’addome sempre gonfio, la presenza di aria nella pancia e il bisogno frequente di urinare. Non si escludono dolore addominale e stipsi o diarrea.
In realtà, un altro sintomo è il sanguinamento vaginale e il dolore pelvico, molto spesso confuso con un semplice mal di schiena, spesso curato in modo superficiale e non approfondito. Anche la sensazione di sazietà perenne, come se lo stomaco fosse sempre pieno, è un sintomo piuttosto precoce del cancro ovarico: prestate quindi attenzione al modo in cui vi comportate a tavola e alle vostre abitudini alimentari. Per prevenirlo, gli esperti consigliano una visita annuale dal ginecologo, il quale esegue anche la palpazione bimanuale dell’ovaio e l’ecografia transvaginale di controllo.
Al momento, però, non esistono programmi di screening affidabili per la prevenzione del tumore ovarico e quelli basati sul marcatore CA-125 nel sangue non risultano attendibili. Nel caso in cui sappia di avere la mutazione ereditaria BRCA1 e/o BRCA2, però, è importante valutare il da farsi con il proprio medico curante, in modo da evitare l’insorgere del tumore ovarico, molto più frequente in chi ha questa mutazione genica. Nel caso in cui si abbia in famiglia qualche caso di tumore ovarico, è bene sottoporsi a dei controlli finalizzati proprio a verificare la propria predisposizione.
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