Estate: tempo di cene e momenti conviviali, ma attenzione a non fare queste cose: rischi di compromettere la serata e di rovinare gli animi.
Di sicuro la bella stagione dà maggiormente modo di poter stare insieme organizzando cene e momenti conviviali, in cui poter non solo condividere cibo, ma raccontarsi.
Ci sono degli aspetti da non sottovalutare per creare una bella atmosfera e far sì che la cena vada nel migliore die modi, senza risultare eccessivi o inappropriati. Non si tratta di mettere attenzione solo alla preparazione delle pietanze. Ciò che conta in un momento a tavola va oltre il semplice sapore del cibo, nonostante quest’ultimo aspetto sia comunque fondamentale per l’ottima riuscita della serata.
Quando si decide di invitare degli ospiti a casa per una cena bisogna tener conto di tanti aspetti. In primis bisogna conoscere i propri commensali. Capire se ci possano o meno essere delle esigenze legate all’alimentazione. Al di là di non trascurabili intolleranze, sarebbe stupido proporre un menù a base di carne a chi ha scelto di essere vegetariano.
Perché, ad esempio, sforzarsi nella preparazione di un ottimo tiramisù quando molti dei nostri commensali non amano per niente il caffè? Ovviamente questi sono solo esempi per evidenziare l’importanza di un menù studiato sui propri ospiti. Meglio poco che può essere apprezzato che tanto che resterà non mangiato.
Poi, per non correre il rischio di fare errori, parola d’ordine: organizzazione. Non si possono lasciare per troppo tempo i commensali da soli per dedicarsi a lunghe preparazioni in cucina. Il menù deve essere studiato per limitare al massimo le attività da fare durante la cena. Optare per antipasti freddi o con pietanze da cucinare prima e riscaldare al momento (esempio involtini, sformati, pizzette, eccetera).
Per il primo piatto optare per un’insalata di pasta fredda, lasagne, pasta al forno oppure un piatto con sugo da poter preparare prima e la necessità di cuocere solo la pasta. Meglio evitare le lunghe cotture e risotti da mantecare
Mai insistere con gli invitati. Non bisognerebbe mai forzare più di tanto i commensali allo scopo di far loro vuotare il piatto. Ognuno ha un modo di mangiare, dei limiti. E se il cibo resta nel piatto potrebbe anche essere per il gusto non proprio ottimo. Meglio far finta di niente e farsene una ragione, potrebbe essere già imbarazzante per i commensali. Essere, poi, troppo veloci nel servire potrebbe mettere ansia e rischiare di riempire con troppo e velocemente. Infine, mai voler velocizzare la fine di un pranzo. Niente di più maleducato.
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