È da tempo che le donne italiane lo richiedono e finalmente è diventata realtà: è gratis, ecco perché e dove.
Sono molte le spese a carico delle donne, anche in un’ottica famigliare e di coppia. Si pensi alla contraccezione ormonale, che sia essa in pillola, sottoforma di cerotto, di anello o di spirale: nella maggior parte dei casi, per quanto la donna la assuma per una precisa volontà sia personale che di coppia quindi anche del compagno, il costo lo sostiene interamente lei. In più, questi farmaci non hanno prezzi contenuti. Qualcosa però si sta muovendo: ecco cos’è finalmente diventato gratis.
Se siete donne, sappiamo che mentre vi parlavamo del costo della contraccezione ormonale solitamente sempre ed interamente a carico delle donne avete pensato anche a un’altra spesa, decisamente irrinunciabile e più onerosa: quella degli assorbenti igienici. Dopo anni ed anni di lotte da parte delle donne nel chiederne la detassazione, poiché ad oggi sono ancora prezzati come beni di lusso e quindi con l’IVA al 22%, arriva finalmente una ventata di novità.
Assorbenti gratis per tutte le donne in Italia: cosa sapere
Sono decenni che le donne chiedono una riduzione del costo degli assorbenti: se gratis non è possibile, quanto meno ridurne il prezzo sarebbe già un passo avanti. Considerando che in media la prima mestruazione arriva intorno ai 12 anni e l’ultima verso i 45, è presto fatto il conto di quanti assorbenti si consumano al mese e quindi all’anno. In 45 scuole comunali e nella sede del comune di Andria, in Puglia, si è però presa la decisione di darli gratuitamente a tutte le donne.
È in assoluto la prima amministrazione in Italia che ha compiuto questo passo in avanti. L’iniziativa si chiama Basta Tabù e prevede l’installazione di dispenser di assorbenti nelle 45 scuole di competenza comunale, nonché nelle società di competenza e nel Comune. Inizialmente il progetto è nato per favorire le collaboratrici di Andria Multiservizi Spa, poi si è ampliato a tutto il Comune e da lì alle scuole comunali.
“È bene che l’assorbente venga considerato un bene primario e accessibile a tutte” ha spiegato l’Amministratore Unico di Andria Multiservizi Spa, specificando che questo è il primo passo verso la parità di genere. Chissà se anche altre scuole ed altri comuni italiani accoglieranno questa iniziativa nel proprio territorio!