Il Governo ha attuato una misura per le famiglie, con una card prepagata per fare la spesa; ma forse non è tutto oro quel che luccica.
La card “dedicata a te” arriverà a 1 milione e 300 mila famiglie italiane e sarà caricata con circa 400 euro che potranno essere usati per acquistare beni di prima necessità. Non mancano però i dubbi e le perplessità, nonché limiti tecnici a questa misura di assistenza sociale.
Sappiamo benissimo quanto l’inflazione stia pesando sulle tasche degli italiani, e il fenomeno arriva dopo mesi in cui i rincari energetici hanno svuotato le tasche di milioni di cittadini. Il Governo è alle prese con l’eliminazione del Reddito di Cittadinanza e al contempo ha rinnovato i bonus energia, che garantirà “sconti in bolletta”, e adesso è in arrivo la social card. Ma sarà una misura efficace? Andando ad approfondire emergono particolari non troppo rassicuranti.
La carta prepagata per fare la spesa, ecco come funziona e chi la riceverà
Proprio in questi giorni La Premier Meloni e il Ministro Lollobrigida del Ministero dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare hanno annunciato la partenza alla social card, denominata “dedicata a te”.
Dal 18 luglio prossimo, i Comuni invieranno ai beneficiari una lettera con le istruzioni per ritirare la carta prepagata alle Poste, per attivarla e usarla per fare la spesa. Nella carta saranno ricaricati circa 380 euro e potranno riceverla solamente alcuni nuclei familiari. Si tratta di coloro che hanno un ISEE non superiore ai 15 mila euro.
Il Governo ha annunciato con entusiasmo questa forma di aiuto ai cittadini meno abbienti, strinti dalla morsa dell’inflazione, ma ha anche specificato che non sarà cumulabile con altri benefit, come il Reddito di Cittadinanza. Inoltre la card non sarà erogata tutti i mesi ma solamente una volta, e il credito dovrà essere speso entro il 31 dicembre 2023. Forse arriveranno dei rinnovi ma non si sa.
La motivazione secondo cui la social card ha determinati limiti è che “il Governo non ha risorse infinite” e dunque deve spalmare quelle che ha alle persone che sono maggiormente in difficoltà. A questo proposito, però, è doveroso anche ricordare che le risorse per inviare le armi all’Ucraina sono sempre state trovate e anche alla svelta. Ad oggi il Governo Meloni ha stanziato circa 1 miliardo di euro in “aiuti” e inoltre c’è da pagare anche la quota prevista dall’UE.
Certamente avere una card con qualche euro per fare la spesa sarà utile a molte famiglie, ma la speranza è che vengano risolti i problemi a monte evitando così di “mettere delle toppe” che non accontentano nessuno.