Scopriamo quali sono i primi sintomi che potrebbero individuare il tumore all’utero. In questi casi devi andare subito dal medico.
Secondo i dati risalenti al 2020, in Italia, il tumore alla cervice uterina ha un’incidenza dell’1,3%. Per fortuna, la probabilità di guarire da questo tumore è pari al 64%. Scopriamo come individuare il cancro alla cervice uterina e quali sono i sintomi che potrebbero rappresentare i campanelli d’allarme da non sottovalutare.
Il cancro della cervice uterina è un tumore che colpisce solo le donne e riguarda la parte più estrema dell’utero. Proprio grazie alla sua posizione, questo tumore può essere facilmente esplorabile tramite una visita ginecologica.
Nella maggior parte dei casi la malattia è causata da un’infezione da papilloma virus umano (HPV). Si tratta di un virus sessualmente trasmissibile, che colpisce principalmente la popolazione giovanile. Fermo restando che non tutti i casi di infezione sfociano in tumore, ma possono anche regredire in maniera spontanea. Tuttavia, quando l’infezione persiste possono causarsi delle micro-lacerazioni nel collo dell’utero che possono, poi, trasformarsi in cancro.
Tumore all’utero: i sintomi da non sottovalutare
In ogni caso, l’utero può essere vittima anche di un altro tipo di tumore che hanno origine dalle cellule dell’endometrio e si chiamano adenocarcinomi endometriali. Se, invece, il tumore si sviluppa nel miometrio siamo in presenza di sarcomi uterini. Questi ultimi sono cancri che che si sviluppano soprattutto in età adulta, con un picco di incidenza per le over 50. Scopriamo quali sono i sintomi che devono farci allarmare
Come abbiamo visto l’utero, l’organo riproduttivo femminile, può essere colpito da diverse tipologie di cancro. Uno dei sintomi da non sottovalutare è il sanguinamento vaginale che, però, può verificarsi anche in seguito ad un rapporto sessuale, in un periodo intermediale o successivo alla menopausa.
Quando la malattia è in stadio avanzo il sanguinamento può essere associato ad un dolore pelvico. Un altro sintomo che potrebbe indurre a credere alla presenza di un cancro alla cervice può essere l’incremento delle secrezioni vaginali. In ogni caso, la maggior parte dei tumori durante le prime fasi sono asintomatici.
Per individuare in modo precoce un tumore è opportuno sottoporsi regolarmente ai test di screening, come il Pap-test o l’HPV-test. Questi esami, eseguiti regolarmente, permettono di intervenire immediatamente in caso di anomalia. Secondo le linee guida del Ministero della Salute, il Pap-test va effettuato ogni tre anni; mentre l’HPV di test può essere eseguito ogni 5 anni. Si tratta di esami poco invasivi che si eseguono in una manciata di secondi, ma possono salvare la vita.