A fine anno genitori e studenti si interrogano sempre se fare un pensierino per gli insegnati. Tuttavia ci sono delle norme ben precise a cui attenersi.
Ci sono maestri che possono piacere di più o di meno sia ai bambini che alle loro famiglie. Quando termina l’anno scolastico o addirittura il ciclo di studi però accomiatarsi senza dare nulla può sembrare scortese. Così ecco che nella chat comune dei genitori si scatenano le proposte di chi suggerisce un mazzo di fiori piuttosto che un portachiavi o una semplice letterina di ringraziamento. Senza dubbio si tratta sempre di un bel gesto, ma la legge è molto severa su quali regali è possibile fare.
Come mai viene da chiedersi? Dopotutto un regalo dovrebbe essere sempre accettato per buona eduzione. Nel caso dei maestri e degli insegnanti in generale però c’è un grosso problema nel caso in cui ciò che viene donato sia un oggetto di valore. Chi svolge questo mestiere infatti è un pubblico ufficiale e ricevere omaggi preziosi potrebbe essere letto nella chiave sbagliata. In parole povere, un tentativo di corruzione del docente, magari per ingraziarselo e ottenere voti più alti per i figli.
La legge prevede che questa regola sia vigente in ogni circostanza, comprese le feste tradizionali come il Natale o la Pasqua. L’unica eccezioni sono i regali di valore modesto, dal valore simbolico più che materiale. Esiste persino un limite di spesa concesso ai genitori per il pensiero da destinare al maestro della classe che ammonta a 150 euro.
Non c’è da sottovalutare la normativa considerato che a farne le spese sarebbero non solo i genitori troppo generosi ma lo stesso insegnante. Il maestro può anche essere sospeso in caso qualcuno segnali che abbia ricevuto un gioiello o un computer nuovo. E anche nel caso migliore si dovrà comunque pagare una multa per aver accettato il regalo.
Tra le opzioni da considerare per risparmiare guai a entrambe le parti c’è l’idea del lavoretto casalingo. Un quadretto, un collage o un semplice disegno fatto da tutti i bambini della classe può andare benissimo. Se no la classica piantina da terrazzo è una buona soluzione, conoscendo i gusti della maestra di turno. In alternativa un soprammobile o un portapenne possono assolvere allo scopo, utili e non troppo costosi. Ma pensando che probabilmente ne avrà già la casa piena un semplice biglietto scelto con cura risolve tutto.
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