Farmaci in gravidanza si o no? Arriva la risposta dell’esperto per chiarire ogni dubbio

E’ davvero vietato assumere farmaci in gravidanza? Affidarsi al parere dei medici per eliminare dubbi è fondamentale.

Il periodo in cui si è in attesa di un bambino è spesso magico per una donna, specialmente se lo sognava da tempo e non è stato semplice restare incinta. Nella maggior parte dei casi si avverte un misto di sensazioni, che possono variare dalla felicità per quello che sta accadendo, al timore, relativo sia a quella fase sia per quanto riguarda il futuro, quando si avrà il proprio bimbo/a tra le braccia. Si sottolinea spesso il divieto ad assumere farmaci in gravidanza, salvo casi eccezionali, ma è davvero ancora valido un po’ per tutto?

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L’utilizzo di farmaci in gravidanza è davvero da evitare? – Foto: Universomamma.it

Essere troppo apprensivi potrebbe essere un errore, per questo è importante avere un rapporto di fiducia assoluto con il proprio ginecologo, a cui si può fare riferimento quando si ha bisogno di ricevere consigli preziosi. Solo in questo modo si potranno eliminare i dubbi ed essere davvero sereni.

Sono davvero vietati i farmaci in gravidanza?

E’ abbastanza nota l’impossibilità di assumere farmaci in gravidanza, teoria che si tramanda da anni e che viene applicata ancora adesso da molte donne. Si è infatti sottolineato a più riprese quanto possa essere rischioso non rispettarla per non creare danni al bambino, anche se questo può generare disturbi difficili da sopportare per la gestante.

Ma vale davvero per ogni tipo di medicinale? Fare chiarezza sul tema è importante, anche per chi sta programmando una gravidanza e non vuole farsi trovare impreparata. Non si tratta di una teoria valida a priori, ma che può essere applicata solo per alcuni tipi. Le ricerche fatte negli ultimi anni hanno messo in evidenza come l’assunzione di alcuni farmaci in gravidanza possa portare le componenti a raggiungere la placenta e quindi il feto o l’embrione, ma solo una minima parte può generare malformazioni che saranno poi evidenti alla nascita.

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Ogni azione andrebbe fatta in accordo con il ginecologo – Foto: Universomamma.it

Essere prudenti resta comunque determinante, anche per quei prodotti di erboristeria che tanti ritengono un valido sostituto. Alcuni farmaci possono essere comunque presi, anche se evitando di eccedere in quantità. e comunque sempre in accordo con il proprio ginecologo, mai prima.

E’ il caso dei FANS, ovvero aspirina, ibruprofene e altri antinfiammatori non steroidei, anche se in caso di dolori particolarmente forti sarebbe sempre bene preferire il paracetamolo. E’ fondamentale evitare i FANS quando manca poco al parto, il loro meccanismo inibisce l’azione delle prostaglandine, gli ormoni che stimolano il travaglio. Non farlo può prolungare la durata della gravidanza, così da mettere a rischio la futura mamma e il bambino, oltre alla durata del travaglio.

Si dovrebbero invece mettere da parte gli anticoagulanti (Warfarin e derivati) perché possono generare malformazioni al viso e ritardo mentale se assunti nella prima parte della gravidanza, mentre verso la fine possono provocare emorragie. Non si dovrebbe prendere nemmeno qualcosa contenente isotretinoina, il principio attivo contenuto alcuni farmaci utilizzati per il trattamento dell’acne grave, il rischio malformazioni nel feto è pressoché certo.

Ci sono anche degli antiepilettici che possono essere dannosi, tra cui l’acido valproico, chi ne soffre  d è incinta dovrebbe mettersi in contatto con il medico per individuare alternative più sicure.

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