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Neonato

Se il neonato fa così con la lingua, devi assolutamente farci caso: non sottovalutarlo

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Daniela Guglielmi

Esiste un movimento con la lingua tipico dei neonati che non va in alcun modo sottovaalutato: si tratta di un segnale importante.

Nei primi mesi di vita di un bambino, le capacità motorie sono indubbiamente ridotte, portando lo stesso a necessitare di maggiori cure e attenzioni. Basti pensare al fatto che il neonato ancora non mantiene la posizione eretta o seduta, sia della schiena che della stessa testa. Come è vero che il corpo non riesce a far lavorare i muscoli, anche la bocca fa difficoltà ad espellere eventuali oggetti estranei.

Neonato che fa la linguacci: il motivo – universomamma.it

Questo può rappresentare un problema, poiché il rischio è quello del soffocamento. Ed è qui che entra in gioco il riflesso di estrusione, un istinto primordiale, che può essere captato come vero e proprio segnale per i genitori.

Questo movimento non è altro che una sorta di piccola linguaccia che il neonato attua nel momento in cui vi è la possibilità che si avvicini un corpo estraneo all’interno della sua bocca. Ma di cosa si tratta nello specifico e, soprattutto, poiché dobbiamo fare attenzione a questo comportamento? Vediamo nel dettaglio.

Riflesso di estrusione nel neonato: cos’è e perché lo fa

Il riflesso di estrusione è un comportamento essenziale nei neonati, che non deve mai essere sottovalutato. Quando un piccolo corpo estraneo entra nella bocca del piccolo, la lingua si mette in moto come un piccolo scudo, espellendo automaticamente ciò che non dovrebbe essere inghiottito. Questo riflesso, che sembra quasi una piccola linguaccia, è una sorta di meccanismo di difesa primordiale che evita il soffocamento.

Riflesso di estrusione: perché il neonato lo fa e a cosa fare attenzione – universomamme.it

Ma perché è così importante prestare attenzione a questo movimento? La risposta è semplice: perché il riflesso di estrusione è una chiave per comprendere quando il bambino è pronto per iniziare lo svezzamento. Questo processo, che segna il passaggio dal solo latte a una dieta più variegata, inizia solitamente intorno ai sei mesi di vita. Tuttavia, è fondamentale non affrettare i tempi. Ogni bambino ha i propri ritmi – non necessariamente 6 mesi – e non c’è bisogno di forzare l’introduzione di cibi solidi prima che il riflesso di estrusione sia svanito.

Testare il riflesso di estrusione è abbastanza semplice: basta introdurre delicatamente un cucchiaino o anche solo un dito pulito nella bocca del bambino. Se il piccolo spinge il cucchiaino con la lingua, significa che il riflesso è ancora attivo e il momento per introdurre cibi solidi non è ancora arrivato.

Quando il riflesso si affievolisce, il piccolo inizia a provare a masticare e a ingoiare di sua spontanea volontà e desiderio. Nel frattempo, i genitori dovrebbero osservare segni come la capacità di sedersi senza aiuto, l’interesse per il cibo e la coordinazione nella manipolazione degli oggetti.

In altre parole, non è il momento di improvvisare: meglio procedere con calma e introducendo un alimento alla volta. Ricorda, il riflesso di estrusione è una guida naturale, e rispettare i tempi di sviluppo del bambino è la strada migliore per garantire un passaggio sereno e sicuro al mondo dei cibi solidi.

Daniela Guglielmi

Potrei dire di essermela cercata, ma la verità è che la scrittura ha trovato me. Classe '94, scrittrice per caso e oggi redattrice a tempo pieno. La mia avventura con la scrittura è iniziata per gioco, quando qualche anno fa ho mollato tutto per ritrovare me stessa. Da allora collaboro con diverse riviste e blog, trasformando un semplice passatempo in una carriera a tempo pieno. Non amo la superficialità: mi nutro di approfondimenti e cerco sempre di andare oltre l'apparenza delle cose.

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