Tanti genitori hanno l’abitudine di scaldare il biberon nel microonde, ma è davvero la scelta corretta? La risposta può sorprendere molti.
La gestione di un neonato può essere davvero complessa, soprattutto se si è alla prima esperienza e non si sa bene cosa fare o quali siano i motivi del suo pianto. Il supporto degli affetti più cari potrebbe essere utile, anche se con il trascorrere del tempo si riuscirà ad acquisire l’esperienza necessaria e a “imparare anche dai piccoli errori”. Alcuni di questi possono riguardare anche il momento in cui lo si nutre, soprattutto se non lo si allatta. Tanti, ad esempio, un po’ per comodità e un po’ per il poco tempo a disposizione, hanno l’abitudine di scaldare il biberon nel microonde, ben sapendo come questo elettrodomestico permetta di raggiungere l’obiettivo nell’arco di pochi minuti.
Nella maggior parte delle case, infatti, questo strumento è presente e si rivela la risposta ideale quando, ad esempio, dobbiamo riscaldare un alimento surgelato, ma anche per far bollire l’acqua. Se abbiamo però un figlio che ha pochi mesi di vita, quindi più sensibile, la cautela non può che essere massima, per questo è determinante prestare la massima attenzione Forse sarebbe meglio cambiare strategia.
Il biberon è uno strumento che tanti neogenitori utilizzano sin dai primi giorni di vita se il bimbo viene nutrito con latte artificiale, per poi proseguire anche nei mesi a venire. Fino a qualche anno fa si usavano soprattutto quelli in vetro, ormai sempre più spesso si prediligono quelli in plastica per la loro leggerezza, oltre che perché più facili da maneggiare, anche da parte del bimbo (in genere si usa fino ai 24 mesi di vita).
In commercio ne esistono comunque di vari tipi, è bene quindi scegliere con cognizione quello che si decide di acquistare. In età neonatale in genere si preferiscono quelli di forma cilindrica, man mano che il piccolo cresce e diventa più autonomo (alcuni consumano il latte anche a merenda) si può passare a quelli a forma esagonale, che possono essere tenuti facilmente tra le mani. Se un figlio dovesse manifestare la volontà di mangiare e lo si vuole accontentare in tempi rapidi la maggior parte delle mamme optano per il riscaldamento del biberon nel microonde, azione apparentemente innocua, ma che ha pro e contro e che è bene conoscere.
Innanzitutto è necessario eliminare definitivamente un luogo comune: le microonde contenute nell’elettrodomestico sono in grado di riscaldare il latte, ma non ne alterano la struttura chimica così da renderlo nocivo. A questo si deve però aggiungere uno svantaggio non da poco: il calore non viene sempre diffuso in modo uniforme, per questo ci possono essere punti più caldi che possono generare scottature nel bebè. In casi simili, invece, sarebbe determinante per la sua salute avere una temperatura uniforme di 70°C.
Come fare quindi per risolvere il problema? È fondamentale verificare che il modello preso sia adatto per essere inserito nel microonde (del resto, un ragionamento simile vale anche per alcuni alimenti surgelati), si devono poi eliminare tutte quelle parti ritenute inutili, ovvero ghiera, tettarella e altri accessori. Una volta terminata l’operazione, si mescola il contenuto agitandolo, per poi attendere qualche minuto prima di darlo al bambino.
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