In questi giorni, alcune famiglie si stanno chiedendo perché non siano state inserite nelle liste dei beneficiari della Carta Dedicata a te 2024: il motivo.
Nei giorni scorsi è partita ufficialmente l’erogazione della Carta Dedicata a te 2024. Da lunedì, difatti, molte famiglie hanno potuto ritirare la prepagata presso gli uffici postali ed iniziato a usufruire del contributo da 500 euro.
Non è stato necessario inoltrare domanda per la social card, le liste dei beneficiari sono state individuate dall’Inps, in base ai requisiti stabiliti dal decreto attuativo della misura, e successivamente pubblicate dai vari Comuni italiani sui propri siti. Alcuni hanno fatto registrare un ritardo rispetto ai tempi previsti, ma tutto dovrebbe essere risolto nell’arco di pochi giorni, al massimo entro la fine di questa settimana. Nonostante alcune famiglie fossero in possesso dei requisiti, non sono state inserite nelle graduatorie, vediamo perché.
Carta Dedicata a te 2024, i requisiti per ricevere la prepagata
La maggior parte delle famiglie a cui era destinata la Carta Dedicata a te 2024 ha già iniziato ad utilizzare il contributo economico da 500 euro. Secondo le stime, sono ben 1,3 milioni i nuclei familiari che riceveranno la misura per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, carburante e abbonamenti al trasporto pubblico locale. Non solo, i titolari della social card potranno anche usufruire di sconti sui prodotti alimentari e sul carburante.
Chi non ha ancora ritirato la Carta Dedicata a te, può verificare se rientra tra i beneficiari collegandosi al sito del Comune di residenza e aprire la sezione apposita. Poi, basterà seguire le istruzioni per consultare le liste, in alcuni casi potrebbe essere richiesto l’accesso ad un link attraverso le credenziali Spid, Cie o Cns. Come già detto precedentemente, alcuni Comuni non hanno ancora provveduto alla pubblicazione, ma il tutto verrà risolto nel giro di pochi giorni.
Secondo quanto stabilito dal decreto attuativo, il contributo è stato destinato ai nuclei familiari con un Isee non superiore ai 15mila euro ed i cui componenti non usufruiscano già di altri sussidi di natura economica come Assegno di Inclusione, NASpI o Cassa integrazione guadagni.
Le priorità
In molti, però, si stanno chiedendo perché, nonostante fossero in possesso dei requisiti, non siano rientrati tra i beneficiari. Sempre secondo quanto disposto dal Governo, è stata data priorità ai nuclei familiari che rispettano i requisiti previsti e sono composti da almeno tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2010 con precedenza a quelli con Isee più basso. Successivamente è stata data precedenza alle famiglie con almeno tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2006, priorità, anche in questo caso, a quelle con Isee più basso. Infine a quelle con almeno tre componenti ed indicatore Isee più basso.
Il motivo dell’esclusione dalle liste, dunque, potrebbe essere proprio la precedenza data a questi nuclei familiari.