Occhio se organizzi una festa privata in condominio, basta poco per farsi detestare da tutti, compiere un reato penale e dovere pagare delle sanzioni.
Festa privata in condominio, non puoi certo procedere così alla leggera. E se non rispetti il regolamento apposito ti ritroverai a dovere pagare un bel po’ di soldi come ammenda. Ed è facile immaginare perché. Un party è fatto immancabilmente di rumori, grida di felicità, musica alta e quant’altro. Bisognerebbe prestare attenzione però a non esagerare già quando risiedi in una abitazione autonoma, figurati in un condominio.
Gli ambienti dei palazzi comunicano molto facilmente gli uni con gli altri. Il rumore fatto dall’inquilino del piano di sotto o da quello del piano di sopra potrai facilmente avvertirlo, e non sempre ne avrai a piacere. Stessa cosa però dicasi a parti inverse: anche quello che fai tu può essere avvertito in maniera distinta, ed arrecare fastidio. Ancor più se è in corso una festa privata in condominio. Ci sono quindi delle norme che è bene osservare, per non andare incontro a delle antipatiche conseguenze.
Ma non si tratta solo di dovere pagare delle multe e della eventualità di potere ricevere la visita delle forze dell’ordine. Il vivere per sempre, vita natural durante, con delle persone ostili in condominio non sarà per niente qualcosa di piacevole. Ogni volta bisognerà stare sul chi va là mentre sei per le scale o quando stai aspettando l’ascensore. E non è proprio il caso, meglio evitare. Cosa dovresti fare se hai intenzione di dare una festa privata in condominio senza avere conseguenze?
In relazione alla musica, la stessa non può essere tenuta alta mai. Neppure per un minuto. Quindi in tal senso non ci sono dei vincoli di orario, non si deve mai alzare troppo. Poi ci sono delle distinzioni previste dalla legge. Lasciarsi andare a schiamazzi e bagordi fin troppo sonori avrà una diversa soglia di tollerabilità a seconda di dove tutto ciò avviene, ad esempio il centro città piuttosto che una zona di aperta campagna.
Di tutto ciò parla in particolare l’art. 844 del Codice Civile, stabilendo comunque una soglia di tolleranza univoca. Anche la differenza tra giorno e notte ha il suo peso. Sarà più grave dare una festa rumorosa di notte, naturalmente. All’interno di un condominio possono sussistere anche degli specifici regolamenti che impongono un preciso orario. Oltrepassato il quale si andrà incontro a delle sanzioni, in caso di rumori prodotti in eccesso. Le multe previste possono raggiungere i 200 euro la prima volta e gli 800 in caso di reiterate inosservanze delle norme. Questi regolamenti vengono decisi in sede comune durante una o più assemblee condominiali. Se però ci sono condomini tolleranti in base a quanto successo, la multa può non diventare effettiva.
Quando però ci sono tutti i crismi per dovere pagare, la cifra andrà a finire nel fondo cassa detenuto dall’amministratore. E si può finire anche nell’ambito del penale, ad esempio con le ipotesi di reato di schiamazzi e di disturbo della quiete pubblica, di cui parla l’art. 659 del Codice penale. Il reato si prefigura quando la parte lesa non è soltanto la famiglia dell’appartamento attiguo, ma quando il rumore va ad arrecare disturbo a parte della comunità. Più gente nel quartiere può trovare insopportabile un party con urla e musica alta. Per evitare ciò, anche i locali aperti fino a tardi sono obbligati a rispettare delle precise norme. Ma agendo con il buonsenso ogni risvolto antipatico verrà evitato.
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