Restare incinta tra i 35 e i 40 anni è difficile, ma non impossibile. Grazie ad alcuni accorgimenti raggiungere l’obiettivo è più facile.
Avere un figlio può essere il sogno di molte donne, ma ormai sempre più spesso si preferisce farlo quando non si è più giovanissime. Le motivazioni possono essere diverse, dalla difficoltà a trovare l’uomo giusto alla necessità di riuscire a trovare un lavoro e quindi un guadagno stabile, oltre in alcuni casi alla paura di non sentirsi all’altezza prima di una determinata età. Non è quindi un caso che siano sempre di più le persone che provano a restare incinta tra i 35 e i 40 anni, fascia che può risultare critica, anche a livello medico.
È quasi inevitabile scoraggiarsi quando si sta provando da un po’ e l’esisto del test di gravidanza risulta essere negativo. Fortunatamente non si deve desistere e rinunciare, certamente qualche difficoltà in più potrebbe esserci, ma grazie ad alcuni accorgimenti ad hoc farcela potrà essere più semplice.
Le donne che hanno intorno ai 30 anni o che sono addirittura più giovani hanno certamente meno difficoltà a livello generale a restare incinta rispetto a chi ha tra i 35 e i 40 anni. Al compimento dei 40 anni le probabilità di avere una gravidanza sono solo del 5%, anche se non si deve considerare questo numero come un fallimento annunciato o quasi. Non a caso, ci sono diverse persone che potremmo avere conosciuto e che sono riuscite a farcela, segno evidente di come tutto non sia così impossibile. I numeri relativi ai concepimenti nell’arco di un anno o due sono infatti più confortanti, quindi è bene non mollare se non si è avuto modo di pensare prima all’idea di avere un figlio (dopo due anni di tentativi si sale addirittura al 90%).
Non può quindi che essere interessante capire se ci siano delle strategie o dei piccoli accorgimenti che possono rendere più semplice avere una gravidanza se il desiderio è davvero forte. Il primo passo da compiere è quello di monitorare il ciclo mestruale, cosa che è evidentemente più semplice se è regolare. A volte, infatti, si può non riuscire a rimanere incinta perché si ha intimità con il partner nei giorni in cui si è meno fertili.
Se si dovessero avere dubbi, è consigliabile effettuare i test di ovulazione, che sono in grado di individuare il picco di un ormone detto ormone luteinizzante (LH) che si verifica da 24 a 36 ore prima dell’ovulazione e identifica quali sono i due giorni di maggiore fertilità. Lo sperma è in grado di sopravvivere per massimo cinque giorni, questo significa che si è fertili al massimo per circa sei giorni al mese.
Altrettanto utile può essere effettuare un test volto a verificare l’aumento degli estrogeni, situazione che si verifica nei giorni precedenti al picco di LH; così da capire quando sarebbe meglio avere rapporti sessuali e avere maggiori possibilità.
Ci sono poi altri cambiamenti allo stile di vita che potrebbero essere altrettanto utili. È innanzitutto consigliabile smettere di fumare, mantenersi in forma (evitando di essere in sovrappeso e facendo esercizi fisico, assumere vitamina D e acido folico.
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