Molte donne vivono molto male la fase del post-partum e il rischio di cadere in depressione è alto. Vediamo cosa consigliano gli esperti.
La nascita di un figlio è uno dei momenti più belli nella vita di una donna? Non sempre e non c’è assolutamente nulla di cui vergognarsi e per cui sentirsi in colpa se anziché sentirsi al settimo cielo ci si sente depresse, stanche, sole e si vorrebbe solo dormire per ore e ore.
La depressione post partum è una realtà con cui molte neo mamme devono fare i conti e, per fortuna, oggi si sa che non è colpa della donna e che questo non mette certo in discussione il suo amore per i figli. Il periodo immediatamente successivo alla gravidanza è emozionante ma anche tremendamente faticoso specialmente se si passa da essere in due ad essere in tre.
Bisogna riadattare la propria vita, rivedere i propri ritmi e le proprie abitudini. Spesso dormire 8 ore di fila diventa un’utopia come diventa quasi impossibile avere anche solo il tempo per farsi lo shampoo. A ciò bisogna anche aggiungere la rivoluzione ormonale che avviene nel corpo di una donna.
Bisogna essere consapevoli che, per quanto si ami alla follia il proprio bambino e per quanto sia stato desiderato, una mamma nel post- partum può sentirsi tutt’altro che felice. Gli esperti di questo ambito ci forniscono qualche utile consiglio per non sentirsi sole e affrontare al meglio questo momento delicato nella vita di una coppia.
Post-partum: come “sopravvivere” ai primi 40 giorni
Il Post-partum, la nascita di un bambino sono spesso idealizzati non solo dalle future mamme ma anche dai loro compagni e dalla società in generale. Come spiega la dottoressa Quatraro – psicologa che da oltre 20 anni lavora in un reparto di Ostetricia e ginecologia – i primi 40 giorni dopo il parto possono essere tutt’altro che idilliaci.
La dottoressa Rosa Maria Quatraro, con molta franchezza, spiega che nei primi giorni dopo il parto la neo-mamma deve fare i conti con tutta una serie di cose a cui non era preparata: il corpo non è lo stesso di prima, l’allattamento può non essere sempre facile, il neonato può risultare ingestibile, il compagno può diventare una sorta di “estraneo” da cui non ci si sente capite.
Il tutto unito alla stanchezza fisica e mentale e agli sbalzi ormonali. Più si va avanti più può prendere il sopravvento l’ansia che al bambino possa capitare qualcosa e il timore di non essere buone madri. Cosa fare per evitare di cadere in depressione? La psicoterapeuta consiglia di prendere questi piccoli ma utili accorgimenti:
- ridimensiona le aspettative. Siamo umani, non viviamo nel Paradiso terrestre: già in gravidanza è bene iniziare a capire che i primi giorni non saranno perfetti e che noi, con tutta la buona volontà, qualche errore lo commetteremo ma che il nostro bambino crescerà lo stesso forte, sano e sereno;
- non temere di chiedere aiuto. Se ti senti stanca, hai bisogno di dormire, di fare una doccia o una passeggiata non vergognarti di chiedere aiuto al tuo compagno o a tua madre o a tua suocera o alla tua migliore amica. Non sei wonder woman!
- No a visite di parenti e amici a tutte le ore: sono stressanti e stancano inutilmente sia te che il bambino. Le visite possono avvenire anche in seguito.
- No ai sensi di colpa. Se a volte ti sembra di non sopportare tuo figlio che continua a piangere e non vuole il tuo latte, non c’è problema: è una condizione comune a moltissime donne.
- Se hai bisogno di un supporto psicologico non esitare a chiederlo: per dare serenità a tuo figlio devi essere serena tu per prima.