Cosa fare se i bambini non si sentono compresi: 5 consigli per aumentare la connessione

I bambini devono sentirsi compresi per crescere bene. Ci sono delle piccole tecniche che possono aiutare a raggiungere l’obiettivo.

Il compito dei genitori è quello di aiutare i figli a crescere sani e forti. L’aspetto psicologico è importante quanto quello fisico. Un bambino che ha ricevuto amore, empatia e comprensione si trasformerà in un adulto capace di riservare lo stesso trattamento agli altri. Non sempre, tuttavia, è facile seguire questa strada.

Cosa fare se i bambini non si sentono compresi
Come agire quando i bambini non si sentono compresi – universomamma.it

Alcuni tra i più piccoli, a causa di alcuni comportamenti o avvenimenti, possono non sentirsi abbastanza compresi. Questo genera sensazioni negative che, se non risolve in poco tempo, rischiano di compromettere il suo benessere. Ci sono dei consigli da seguire per evitare di assistere a un simile sviluppo.

Dall’ascolto attivo al linguaggio non verbale: come fare per far sentire compresi i bambini

L’aspetto psicologico, al giorno d’oggi, ha una rilevanza cruciale. In passato, non si dava molta importanza alla mente umana. Adesso, invece, è una priorità anche nei più piccoli. Un sano equilibrio consente di crescere con la giusta autostima e di affrontare, con maggiore consapevolezza, le sfide della vita. Lo stress quotidiano, la fretta costante e gli impegni lavorativi, però, rischiano di alterare il dialogo con i propri figli.

I bambini possono manifestare questo disagio in vari modi. C’è chi si chiuderà in se stesso, rifiutandosi di parlare e di raccontare ciò che ha fatto durante il giorno, e chi reagirà con capricci, nervosismo e ribellione. In tutti questi casi, gli esperti consigliano di concentrarsi sulla comprensione. Un netto cambiamento potrà fare davvero la differenza.

Dall'ascolto attivo al linguaggio non verbale
I consigli per permettere a un bambino a sentirsi capito – universomamma.it

Ecco come fare per far sentire compreso un bambino:

  1. Ascolto attivo: non basta sentire le parole del bambino per comprenderle veramente. Bisognerà immedesimarsi in lui, rispettando i tempi di dialogo, ponendo le domande giuste e mostrandosi interessati alle sue parole. Anche i piccoli racconti possono nascondere importanti verità e dare vita a una connessione profonda
  2. Usare il linguaggio verbale e non verbale: le parole rappresentano un importante punto di riferimento per i più piccoli. Non bisogna interromperli, però, commentare con empatia ed entusiasmo può aiutare lo svolgimento della conversazione. Anche i gesti del corpo e la mimica facciale, che fanno parte del linguaggio non verbale, sono essenziali
  3. Guardare il bambino negli occhi: svolgere altre attività mentre il bambino parla può trasmettere disinteresse. È importante guardarlo negli occhi e liberarsi del telefono. L’effetto sarà immediato
  4. Indagare sulle emozioni: i bambini sono perfettamente in grado di esprimere le loro emozioni e di rispondere alle domande inerenti a esse. Questa azione rafforzerà l’empatia
  5. Riassumere le parole del bambino: di tanto in tanto, durante la conversazione, ci si può fermare per fare un piccolo riassunto di ciò che il bimbo ha detto, magari chiedendo conferma o ponendo qualche domanda. Questo dimostrerà di essere stati attenti
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