Conoscere cosa sono le perdite da impianto è importante per riconoscerle, si verificano in un periodo ben preciso della vita di una donna.
Conoscere il proprio corpo è fondamentale per tutti, a maggior ragione per le donne, che possono vivere delle fasi diverse a seconda della loro età. Fino a che si è fertili è bene tenere d’occhio il proprio ciclo mestruale, specialmente se non è del tutto regolare, così da monitorare eventuali cambiamenti e, se necessario, parlarne con il proprio ginecologo, a cui sarebbe bene comunque rivolgersi almeno una volta l’anno per una visita.
Oltre a capire quando debbano arrivare le mestruazioni è necessario anche conoscere un fenomeno a cui potrebbero andare incontro molte, ma che potrebbero non riconoscere perché non se ne conoscono le caratteristiche: le perdite da impianto. Pur essendo simili alle perdite di sangue che si hanno una volta al mese, hanno una funzione ben diversa, anche se non sempre devono destare preoccupazione.
Cosa sono le perdite da impianto e quando si verificano
Le perdite da impianto sono delle perdite di sangue che possono essere simili alle mestruazioni e che possono verificarsi in alcune occasioni (si parla di meno del 10% dei casi) nella fase iniziale di una gravidanza. Questo si verifica quando l’embrione si impianta (da qui il nome) nella parete interna dell’utero, denominata endometrio. È in quel momento che creerà una sorta di nido dove resterà per tutto il tempo della gestazione, pur crescendo nelle sue dimensioni.
La vista del sangue può allarmare una donna, ma non è necessario avvertire questa sensazione. Lo spotting, infatti, avviene in seguito alla rottura di alcuni vasi sanguigni, nel momento in cui l’embrione attecchisce. Queste non devono essere confuse con le prime macchie che si potrebbero notare quando inizia una mestruazione.
È proprio per questo che è consigliabile sottoporsi in quella fase a un test di gravidanza, così da togliersi ogni dubbio. Per avere maggiori certezze sull’esito è comunque ideale eseguirlo almeno una settimana dalla presunta data in cui le mestruazioni sarebbero dovute arrivare.
Conoscere le caratteristiche delle perdite da impianto è comunque fondamentale per riconoscerle e capire se si debba parlarne con il medico. In genere queste sono marroni, rosate o rossastre, sono di breve durata (massimo tre-quattro giorni), hanno un aspetto viscoso o sono associate a muco, sono associate a tensione addominale, si presentano prima che la donna sia venuta a conoscenza della gravidanza o nei primissimi giorni del ritardo e sono in quantità ridotta. Anche la tempistica può essere decisiva per capire di cosa si tratti, nella maggior parte dei casi l’impianto avviene da 10 a 14 giorni dopo il concepimento, quindi dopo il rapporto sessuale.
Non devono essere interpretate come quelle che si verificano quando si ha una minaccia d’aborto. In questo caso compaiono dopo che la donna ha conferma della gravidanza in corso., si hanno dolori mestruali e crampi uterini medio/intensi e sono di colore rosso vivo con consistenza fluida.