Oggi a noi sembra incredibile eppure le nostre nonne utilizzavano il sale per capire se una donna era incinta oppure no.
Le tradizioni popolari sono sempre affascinanti e, talvolta, ci stupiscono con rituali e usanze che a noi oggi sembrano incredibili per quanto sono lontani dalla scienza e da ogni logica. Eppure le nostre nonne e bisnonne ci credevano davvero. E a volte queste usanze – per pura casualità – portavano anche ai risultati desiderati.
Una delle tradizioni popolari ormai più note è quella del piatto di olio posizionato sopra la testa per cacciare via il malocchio. Altro rito antico molto in voga e rinomato è quello del sale grosso gettato dietro alle spalle per allontanare la sfortuna. E sempre con il sale le nostre nonne mettevano in atto un’altra curiosa “stregoneria”.
Nell’antichità infatti le donne della famiglia erano convinte che bastasse un po’ di sale per capire se una donna era incinta oppure no. Naturalmente poi la verità veniva a galla in altro modo ma si tratta comunque di un’usanza curiosa e divertente da conoscere.
Sei incinta? Ti basta un po’ di sale per scoprirlo
Vorresti tanto restare incinta oppure, al contrario, temi di esserci rimasta ma non è esattamente questo il tuo desiderio? Basta un po’ di sale per scoprirlo…Naturalmente no: per toglierti ogni dubbio fai gli esami specifici. Ma è curioso sapere che le nostre nonne avevano un metodo davvero particolare. E a volte funzionava…
Le nostre nonne sono un pozzo di saggezza e di sapienza popolare. Chi è cresciuto con la nonna ricorderà i curiosi metodi per curare il raffreddore o l’influenza. Spesso si doveva bere brodo di pollo fino a non poterne più, altre volte bisognava massaggiare il petto con starni intrugli a base di erbe.
Le nonne e le bisnonne avevano un trucco segreto anche per capire se una donna era in dolce attesa. La curiosa pratica consisteva nel versare due pizzichi di sale in un campione di urina: se si formavano dei grumi allora era fatta, la ragazza era incinta!
E per sapere se era maschio o femmina poi c’erano altri riti. Uno consisteva nell’osservare la forma della pancia della futura mamma: non si sa perché ma secondo le nonne se la pancia era rotonda allora era femmina mentre se era leggermente a punta allora era un bel maschietto.
Oppure bisognava osservare la pelle della donna durante la gravidanza. Era splendente come una rosa? Allora fiocco azzurro: era in arrivo il maschio di casa. Pelle piena di brufoletti: coccarda rosa per una bella femminuccia. In Egitto, invece, le anziane della famiglia avevano un metodo ancora più originale per capire se era in arrivo un maschio o una femmina.
La donna incinta doveva urinare sui semi di grano e d’orzo. Se germogliava prima l’orzo, il bambino sarebbe stato un maschio, se, invece, germogliava prima il grano, sarebbe stata una femmina.