Per quanto l’allattamento sia vissuto come un momento speciale, arriva il momento di smettere. Scopri come farlo senza stress.
Molte donne quando arriva la maternità e iniziano ad allattare i figli affermano che si tratti di un momento unico per stabilire un legame con il figlio. A parte qualche difficoltà che non manca mai può diventare un’abitudine, tanto che non si è sicure di quando sia giusto smettere. Alcuni dicono che basti arrivare a sei mesi, altri sostengono che sia giusto proseguire quanto si vuole.
Con il diffondersi della filosofia dell’allattamento a richiesta però non sono pochi i casi in cui i figli proseguono fino ai 5 o 6 anni. Non tutte le madri però riescono anche a livello fisico a sostenere questa situazione, ed è giusto che a un certo punto dicano basta. Come tutti i cambiamenti che riguardano i bambini però occorre avere delicatezza e procedere con una certa gradualità.
Per evitare stress ulteriore nel momento in cui la madre decide di smettere è giusto che si senta sicura della propria decisione. Non è raro che arrivino pressione esterne da parte dei familiari, del pediatra o delle maestre del nido per smettere o proseguire. Si tratta però di una questione intima e personale, dove nessun altro ha diritto a inserirsi.
Smettere di allattare in serenità
Dato che una riduzione brusca può essere traumatica, ci sono dei momenti in cui il bimbo può intanto abituarsi a diminuire le poppate. Se la madre lavora e rientra in ufficio o il bimbo inizia l’asilo nido si passa al biberon per alcuni pasti. Ma già quando il bimbo inizia a dormire tutta la notte le poppate notturne si diradano, limitando l’allattamento ai pasti giornalieri.
Quando il bimbo ha circa 6 mesi si passa pian piano all’alimentazione complementare, perché il latte della mamma non è più sufficiente. A questo punto si può mantenere la poppata per alcuni momenti della giornata, come momento di intimità tra madre e figlio. Se il bambino però non lo chiede durante la giornata è meglio non offrirgli il seno, perché così si sentirebbe costretto.
Tra i fattori che possono far sì che l’allattamento divenga sempre meno frequente c’è la curiosità del bambino. Stimolato dall’ambiente esterno tenderà a stare meno accanto alla mamma preferendo giocare o fare attività con il papà, che può così dare un aiuto in questo passaggio. Il fatto che la coppia collabori anzi è fondamentale
Non è raro che il bambino appaia destabilizzato in un primo momento, perché si tratta di un cambiamento importante nella sua routine. Questo non deve preoccupare, perché fare passi indietro sarebbe un errore una volta iniziato il percorso per terminare l’allattamento. Basta darsi i propri tempi, senza voler affrettare le cose.