Alcuni bambini non riescono proprio a smettere di succhiarsi il pollice. Ecco come fare per aiutarli in modo efficace.
Durante i primi anni di vita, è normale che i bambini mettano in bocca il pollice. Si tratta di un gesto consolatorio, sostenuto dall’istinto di suzione. Questa fase consente loro di regolare le emozioni, di compiere degli esperimenti con il suo corpo e di ottenere una certa rassicurazione. Con il passare del tempo, però, dovrebbe diventare sempre meno frequente, fino a scomparire del tutto.
Alcuni bimbi, però, non riescono a liberarsi dell’abitudine in questione. All’età di 5 o 6 anni, continuano a portarla avanti, mettendo a rischio la salute sotto diversi punti di vista. L’intervento del genitore è fondamentale, ma bisogna fare attenzione a intervenire nel modo corretto. Eventuali errori, infatti, possono causare più danni che benefici.
Il bambino non smette di succhiarsi il pollice: cosa fare per aiutarlo
Non è insolito vedere un bambino che si succhia il pollice. La maggior parte di loro, durante i primi anni di vita, non può fare a meno di tale abitudine. Questo dipende dalle caratteristiche dei più piccoli che sono mossi dall’istinto di suzione. Il dito, inoltre, a differenza del seno, del ciuccio e del biberon, è sempre accessibile. Basterà compiere un piccolo gesto per innescare il meccanismo.
Alcuni bambini, però, sviluppano una vera e propria ossessione. Non possono proprio controllarsi e continuano a ripetere questa mossa anche dopo i 4 anni di età. Ciò può avere delle conseguenze serie sulla salute. La prima cosa da prendere in considerazione sono i problemi legati ai denti e alla bocca. La muscolatura viene costretta in una posizione anomala e innaturale. Le arcate rischiano di svilupparsi in modo irregolare, dando vita a malocculusioni e a irregolarità morfologiche.
Inoltre, i bambini in età scolare entrano in contatto con tantissimi germi. Essi, attraverso la bocca, possono raggiungere la gola, le vie respiratorie e l’apparato gastrointestinale. Di conseguenza, i problemi infettivi rischiano di diventare fin troppo ricorrenti. Gli specialisti consigliano ai genitori di non sgridare il bambino. I piccoli, soprattutto se sensibili, tenderanno a chiudersi in loro stessi, a vergognarsi e ad agire di nascosto.
La cosa migliore da fare è quella di comprendere il motivo che sta alla base di tale gesto. Il bimbo potrebbe avere problemi a scuola, sentirsi a disagio per qualche motivo, essere geloso del fratellino appena nato o avere difficoltà di altro tipo. L’aiuto di uno specialista infantile, in simili situazioni, può essere determinante. Una volta scoperta la causa, sarà molto più facile agire. Gli adulti possono provare a distrarre il figlioletto e a proporgli attività che tengano impegnate le mani. L’uso di paste modellabili, per esempio, è ottimo.