La camminata a piedi nudi in casa piace poco alle mamme. Eppure i pediatri consigliano di incoraggiare questa tendenza naturale dei bambini.
I bambini, si sa, si divertono un mondo ad andare scalzi in giro per casa. Le mamme, dal canto loro, non sempre sono entusiaste che i loro piccoli si aggirino a piedi nudi su superfici come i pavimenti che, per quanto tenute pulite, non saranno mai igienizzate al 100%.
Quante volte le mamme rincorrono i figli per fargli calzare le ciabatte o le pantofole? Praticamente non c’è genitore – in particolare quando i bimbi sono ancora piccoli – a non pretendere dai figli che vadano in giro per casa con qualcosa da indossare ai piedi. Le loro motivazioni però non sono sempre convincenti.
Sì, perché i pediatri non la reputano affatto una pratica sbagliata. Anzi consigliamo decisamente di far camminare i bimbi scalzi. Non mancano infatti gli studi che mostrano come la camminata a piedi nudi faccia bene alla salute dei nostri bambini.
Camminata a piedi nudi in casa, perché i pediatri la consigliano per i bambini
Ognuno fa il suo mestiere. E giustamente i genitori si preoccupano di fare il loro, che consiste nel prendersi cura dei figli per assicurare loro una crescita armoniosa e serena. Anche il piede però deve fare il suo mestiere, che è quello di sorreggerci. E per fare questo ha bisogno di interagire con l’ambiente circostante attraverso l’esperienza e gli stimoli ricevuti.
Camminare a piedi scalzi, per i bambini, è molto importante per entrare in contatto con l’ambiente che li circonda. Non dobbiamo dimenticare una cosa: il piede è la prima parte del corpo con cui i bimbi appena nati esplorano il mondo. Il piede è una delle prime esperienze di contatto. Tutti avremo notato che i piccoli amano indirizzarli verso mamma e papà, in modo da farseli toccare.
Quando invece sono più cresciutelli i bambini si levano le scarpe: camminare a piedi nudi per loro è più naturale. Da una parte il piede nudo dà ai bambini una sensazione di libertà difficilmente attingibile con la costrizione di una calzatura, scarpa o pantofola che sia, dall’altra assicura loro un contatto con l’ambiente che favorisce esperienze fondamentali per la crescita come l’esplorazione e la conoscenza.
Per il dottor Lorenzo Virelli, specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa di Humanitas, il ‘barefoot’ (la camminata a piedi nudi) è particolarmente indicato per i bambini che hanno particolare bisogno di sviluppare questa parte del corpo. Questo vale anche in terreni irregolari, cedevoli e sconnessi (come erba, terra, sabbia) che mettendo in difficoltà il piede sono utili per il suo corretto sviluppo, visto che contribuiscono a potenziare i muscoli della gamba.
Camminare scalzi attiva i muscoli del piede per adattarli al contatto. Questa pratica può aiutare il piede a conformarsi meglio. Il ‘barefoot’ migliora la microcircolazione, l’equilibrio e la postura e presenta benefici anche sul piano psicologico regalando una sensazione di benessere. Per questo il consiglio dei pediatri è quello di lasciare, quando possibile, che in casa il bambino si muova a piedi scalzi.