Se c’è un aspetto che desta grande curiosità, è quello che riguarda il colore degli occhi dei neonati. Dopo quanto tempo si stabilizzerà?
Quando cambiano colore gli occhi dei neonati? Alla nascita appaiono in un modo, trascorsa qualche settimana in un altro. E tutto ciò rende impossibile qualsiasi pronostico. Il fatto però è che che questo aspetto, così come altri che riguardano un neonato, richiede del tempo prima che riesca a stabilizzarsi.
Prendiamo ad esempio le rotule. I neonati alla nascita non ce l’hanno e questa parte molto importante del ginocchio pure si sviluppa a partire almeno dal sesto mese. Impiegando poi anni per stabilizzarsi. Ad influenzare il colore dell’iride concorre la melanina. E la quantità della stessa presente nell’organismo porta poi a questa od a questa colorazione degli occhi. Tendenzialmente, alla nascita un neonato ha un bel paio di occhi di un colore blu opalescente, luccicoso, o di un gradevole grigio.
Ma tutto questo è destinato a cambiare. Difatti si avvierà la produzione dei melanociti, grazie alla assimilazione della luce circostante dopo nove mesi trascorsi nel pancione della mamma. E lì dentro è buio. Invece ora, con la presenza del fattore luminosità, si avvia la produzione di melanina. La cosa infine si stabilizza dopo un certo periodo di età. E poi c’è un altro aspetto che riguarda la conformazione cromatica degli occhi di un neonato.
Quando la sfumatura dell’iride appare scura già alla nascita – diciamo sul castano e simili – allora con tutta probabilità sarà quello il colore finale degli occhi del bambino. In generale comunque è necessario che passi prima un anno. Dopo i primi dodici mesi di vita il colore infine si stabilizzerà e diventerà quello definitivo, che il piccolo o la piccola porteranno con loro per il resto delle loro vite.
Ad ogni modo, c’è comunque un cambiamento più vistoso che può avvenire prima di questa data. In particolare tra il sesto ed il nono mese succede una variazione molto facile da notare. E quindi gli occhi verdi e quelli azzurri diventano nocciola e poi castani. Potrebbe anche palesarsi una situazione (invero rara, n.d.r.) per la quale sarà un solo occhio a cambiare colore. Cosa chiamata in gergo eterocromia. Meglio contattare uno specialista in questi casi, sia il pediatra che un oftalmologo pediatrico. E per finire, è bene sfatare alcune false convinzioni. Come quella per la quale l’allattamento al seno influenzerebbe questo aspetto.
Cosa che però non è assolutamente vera. È solo una questione di genetica, con il colore scuro che è dominante rispetto a quello chiaro e più facile da trasmettere dai genitori ai loro figli. Gli abbinamenti più frequenti sono i seguenti: figlio con occhi azzurri da genitori con gli occhi azzurri. Figli con occhi castani da genitori con occhi castani. Cinquanta per cento di probabilità che i figli abbiano occhi chiari o scuri se i genitori hanno occhi di colori rispettivamente uno chiari e l’altro scuri. Anche i colori degli occhi dei nonni può influenzare e “saltare” una generazione. Può esserci quindi un nonno con occhi azzurri, il cui figlio ha gli occhi castani, il cui figlio potrebbe avere gli occhi azzurri con più probabilità rispetto al consueto.
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