Spesso i piccoli di casa hanno paura del buio quando li corichiamo. Ecco cosa consigliano gli esperti per aiutarli a superarla.
Paura del buio, una condizione molto comune nei bambini. Le loro piccole menti associano infatti a una minacciosa sensazione di vulnerabilità il momento di addormentarsi. Detta anche acluofobia o nictofobia, la paura del buio è molto diffusa nei bimbi.
Le prime manifestazioni della paura del buio cominciano a manifestarsi tra i due e i cinque anni e non è infrequente che si prolunghino anche nella vita da adulti. È l’assenza della luce a rendere vulnerabili. L’occhio infatti è l’organo della padronanza, della presa di possesso sulla realtà. Non vedere equivale a una sorta di immersione nelle tenebre del nulla.
L’oscurità evoca la morte, in sostanza. Per questo non riuscire a vedere bene – come accade quando c’è buio – equivale ad avere meno controllo sulla realtà e, dunque, fa sentire molto più insicuri. Ecco cosa consigliano i medici per aiutare i bambini a sconfiggere la paura del buio.
Il momento in cui si spengono le luci è anche quello in cui il bambino può essere assalito dalla paura della separazione dai genitori. Perciò si sente disorientato e destabilizzato. Quando mostra la sua paura del buio, dicono gli psicologi, il piccolo sta chiedendo di non essere lasciato da solo a affrontare una realtà che sente troppo grande per lui.
In pratica siamo davanti a una richiesta d’aiuto. Che non va sottovalutata. È dunque fondamentale che i genitori provvedano a rassicurarlo: non si tratta di un capriccio, il bambino è realmente spaventato da una realtà ingestibile per lui. Mai minimizzare questa paura. Meno che meno deridere e colpevolizzare il figlio.
Nemmeno ha senso pretendere che il bambino non abbia paura. Le paure non vanno negate o rimosse: vanno superate per crescere. Per aiutare il figlio è importante che i genitori abbiano nei suoi confronti un atteggiamento costruttivo, empatico e accogliente, mai giudicante.
Sul piano pratico, il piccolo va lasciato libero di esprimere le sue preoccupazioni senza vederle minimizzare o banalizzare. Pertanto non dovrà essere criticato o costretto a affrontare bruscamente le proprie paure. Anche sfruttare la sua creatività – con canzoni, disegni o filastrocche – e giocare sulla leggerezza e l’ironia sono ottime soluzioni per affrontare la negatività del buio.
Un’ottima idea per affrontare i timori in maniera giocosa e divertente è poi quella di leggere al bambino storie o favole che insegnino a superare la paura del buio. Lo stesso vale per i pupazzi, che sono preziosi alleati per il bimbo, magari inventando delle storie per rafforzarne il ruolo di compagni e protettori. Meglio invece usare il meno possibile la luce notturna: l’idea da trasmettere è quella che il bimbo è al sicuro anche se non c’è luce.
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