Brutta notizia per coloro che stanno pensando di comprare una stufa a pellet per riscaldarsi durante il prossimo inverno: ecco di che cosa si tratta.
Sono tantissime le persone che negli ultimi anni si sono convertiti al pellet, una biomassa che ad oggi rimane la soluzione più economica e conveniente per il riscaldamento domestico. Nonostante ciò, ci sono delle notizie negative per quanto riguarda la stufa.
Le stufe a pellet sono tra le opzioni più popolari tra le persone che le scelgono per riscaldare gli ambienti domestici in maniera ecologica ed efficiente. Sono delle alternative più che ottime ai classici termosifoni usati dalla maggior parte delle famiglie, le quali però hanno dovuto fare i conti con i rincari del gas.
Tutti coloro che si sono interessati a questo tipo di riscaldamento, sicuramente si saranno fatti delle domande sul suo funzionamento, soprattutto vedendone i pregi e i difetti. L’ultima novità che di certo non farà piacere a tutti coloro che hanno questo tipo di riscaldamento è che la domanda del pellet è in aumento, ciò provocherà delle conseguenze presto evidenti. Ma questo non è la sola notizia negativa.
Stufa a pellet, brutte notizie per l’inverno 2024
È una cosa risaputa che quando la domanda di un bene o prodotto aumento, il prezzo sul mercato sale di conseguenza. Questo vuol dire che nel prossimo inverno 2024 ci potrebbe essere un rincaro del prezzo del pellet, una notizia poco piacevole sia per chi già a casa una stufa di questo tipo che per chi stava valutando di installare l’impianto.
Come abbiamo anticipato, però, le brutte notizie non sono finite qui. Tra queste c’è la decisione di riportare l’aliquota al 22% da marzo 2024 dopo che era scesa al 10%. Ciò ha provocato un aumento del prezzo di vendita al dettaglio, che ricade direttamente sulle tasche dei consumatori italiani.
A ciò bisogna aggiungere il fatto che alcune rivelazioni parlano di disastro ambientale provocato dal pellet, questo perché nel processo di produzione richiede un elevato consumo di risorse ed energia. Come ha riportato La Repubblica, il pellet inquinerebbe tre volte di più rispetto al petrolio e al carbone; dei dati pressoché sconosciuti alla maggior parte delle persone.
Inoltre, c’è da spiegare che alcuni hanno avanzato dei dubbi in merito alla possibile presenza di dannose polveri sottili in casa, che derivano proprio dalla combustione della biomassa. Tuttavia, ad essere nocivo è il pellet non certificato perché il materiale è di dubbia provenienza. Quindi bisogna installare una stufa a norma.