Bagnetto dopo la poppata: quanto tempo è giusto aspettare prima

Prima di sottoporre il neonato al bagnetto, è importante tenere in considerazione la distanza dall’ultima poppata.

L’igiene del neonato è fondamentale per tutelare la sua salute. È possibile fare il bagnetto anche a 24 ore dalla nascita, però, la presenza del moncone del cordone ombelicale rende tutto più completato. Per questo motivo, è preferibile attendere due settimane prima di affrontare questo passaggio. Così facendo, i rischi saranno ridotti al minimo.

Bagnetto dopo la poppata
Fare il bagnetto al neonato subito dopo la poppata – universomamma.it

Ovviamente, vista l’età del piccolo, è necessario prendere alcune precauzioni. Si tratta di un momento importante che, per nessun motivo, può essere sottovalutato. Anche la distanza dall’ultimo pasto ha un ruolo rilevante. Molti genitori non sanno bene come affrontare tale aspetto. Gli esperti del settore, per fortuna, hanno dato una risposta esaustiva.

Quanto aspettare tra la poppata e il bagnetto: la soluzione corretta per il neonato

Il momento del bagnetto è molto delicato per i neonati. C’è chi accoglie bene il contatto con l’acqua calda e chi, al contrario, appare più restio a farsi lavare. Il compito dei genitori è quello di tutelarli, prendendo determinate accortezze. Sono tanti gli elementi a cui fare attenzione. Uno tra questi riguarda la temperatura. Il corpo dei bambini sotto l’anno di età non è ancora in grado di regolare bene il calore corporeo. Gli sbalzi termici, per loro, sono pericolosi.

Quanto aspettare tra la poppata e il bagnetto
Le tempistiche corrette tra la poppata e il bagnetto – universomamma.it

L’acqua deve avere una temperatura simile a quelle fisiologiche. Si consiglia di non superare i 38 gradi e di non scendere sotto i 37 gradi. L’unico modo per essere sicuri di tale dato è quello di utilizzare un termometro apposito. Il semplice tatto, in questi casi, non basta. Molti genitori evitano di fare il bagnetto al neonato dopo la poppata. Il timore è quello di assistere all’insorgenza di una congestione.

Non si tratta di un’ipotesi così sbagliata. Il problema, tuttavia, non è legato all’acqua, ma alle temperature. È il freddo, infatti, che può interferire con i normali processi digestivi. Non tutti gli esperti condividono la stessa opinione. Il consiglio, a ogni modo, è quello di attendere circa due ore. In questo modo, si potrà agire in sicurezza, senza temere di causare danni. Tale precauzione andrebbe presa anche in estate.

Davanti a eventuali sintomi, è importante rivolgersi subito a un dottore. La congestione si manifesta con irritabilità, pianto, pallore, sudorazione fredda, stanchezza estrema, tremori e vomito. Un neonato, ovviamente, non è in grado di esprimere a parole le sue percezioni, però, ci sono dei segnali che possono indicare la presenza di qualcosa di anomalo.

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