In commercio ci sono diverse stufe utili a riscaldare casa, ma ognuna di queste ha un dispendio energetico differente: eccole a confronto.
I rincari rientrati hanno di certo fatto tirare un sospiro di sollievo a milioni di famiglie, le quali però devono avere a che fare con un costo della vita aumentato in modo vertiginoso rispetto a pochi anni fa. In questo contesto, quindi, sono in molti a chiedersi se conviene usare una stufa per riscaldarsi e quali sono i suoi consumi effettivi in bolletta.
Quando si opta per una stufa, in genere, la scelta avviene tra due modelli: la stufa a gas o la stufa elettrica. L’uso dell’elettricità o del gas ha, in entrambi i casi, dei vantaggi e degli svantaggi. È proprio per questo importante capire quali sono i consumi e l’efficienza, facendo un confronto tra i due modelli, partendo dal conoscere a quanto ammonta la spesa in bolletta con un’ora di accensione.
Stufe a gas ed elettriche: quanto consumano in un’ora?
Una stufa elettrica da 2.000 W è in grado di riscaldare un ambiente di circa 20 o 25 mq, il cui un consumo è di circa 2kWh. Questo vuol dire che in un’ora si spendono 0,11 centesimi, questo se il prezzo indicativo è fissato a 0,11 euro al KWh. Per poter risparmiare è importante usare la stufa in modo intelligente e ricordarsi di regolare la potenza, così da avere il calore adeguato senza sprechi. Scopri anche la notizia che riguarda le stufe a pellet.
Per quanto concerne la stufa a gas è importante distinguere tra quella a fiamma viva e quella a fiamma pilota. Tuttavia, in linea di massimo possiamo dire che questi dispositivi hanno una potenza fino a 10 kW. Se si prende come ad esempio una stufa a gas da 8 kW, che in genere sono le più comuni, possiamo dire che si spende 0,50 centesimi al giorno. Anche in questo caso, bisogna adottare un comportamento parsimonioso per risparmiare in bolletta.
Dunque, dopo aver analizzato le stufe elettriche e quelle a gas, possiamo dire che non c’è una stufa migliore di un’altra, questo perché ognuna risponde a una precisa necessità soggettiva. In questo senso bisogna contare non solo i consumi e la gestione quotidiana, ma anche il costo iniziale di acquisto che risulta importante nella spesa di ogni famiglia.
Detto ciò, si può concludere affermando che la scelta migliore è quindi quella che risponde alle proprie esigenze personali, che sono diverse da persona a persona. Quindi che abbiano una giusta potenza, che sia capace di riscaldare gli ambienti più o meno piccoli, e che abbia una grandezza adeguata alla casa.