Ci sono dei comportamenti che possono indicare la presenza di atti di bullismo. Ecco come fare a capire se il figlio ne è vittima.
I bambini e gli adolescenti hanno bisogno di socializzare con i loro coetanei. La scuola è il luogo perfetto per iniziare a confrontarsi con gli altri. Purtroppo, non sempre l’ambiente è quello desiderato. I casi di bullismo, infatti, sono all’ordine del giorno. A volte, basta poco per dare vita a questo fenomeno. Esso si può sviluppare su più fronti.
Alle umiliazioni in classe, si possono aggiungere anche quelle attraverso i social network e le applicazioni di messaggistica instantanea. Quando un figlio subisce bullismo, solitamente, inizia a manifestare una serie di segnali. Bisogna fare attenzione a coglierli tutti. Così facendo, sarà possibile intervenire nel modo opportuno.
Riconoscere gli episodi di bullismo: tutti i segnali da valutare
Il bullismo rappresenta una vera e propria emergenza. Purtroppo, negli ultimi anni, è stato registrato un netto aumento dei casi. Le vittime rischiano di andare incontro a gravi conseguenze emotive e psicologiche. La loro autostima ne risente e anche la capacità di socializzare diminuisce. I genitori, da questo punto di vista, hanno un compito importante. Non devono sottovalutare i segnali e dare il giusto valore ai comportamenti dei figli.
I bambini e gli adolescenti, spesso, non riescono ad aprirsi con gli adulti. Preferiscono celare dentro di loro il dolore provato. Non vogliono apparire deboli e temono anche possibili ripercussioni. Tutto questo non fa altro che peggiorare le cose e ingigantire il problema.
I seguenti segnali possono evidenziare l’esistenza di fenomeni di bullismo:
- La mattina non ha voglia di andare a scuola. Si rifiuta di alzarsi dal letto e finge malori per restare a casa;
- Tende ad avere pochi interessi. Non si lascia coinvolgere da alcun hobby e anche le attività amate in precedenza perdono di importanza;
- Il coinvolgimento nei confronti dello studio diminuisce. Di conseguenza, si può assistere a un rapido abbassamento della media;
- Il sonno risulta alterato, con frequenti risvegli notturni, impossibilità di addormentarsi e incubi;
- Usa il cibo come valvola di sfogo. Alcuni giovani iniziano a controllare tutto quello che mangiano. Altri, al contrario, consumano più alimenti del necessario perché lo vedono come un modo per consolarsi. Le ripercussioni sul peso, sia in difetto che in eccesso, sono evidenti;
- L’umore diventa altalenante, con ansia, depressione e crisi di pianto;
- Se il bullismo comprende anche episodi di violenza fisica, si possono notare graffi e lividi sul corpo;
- Non permette ai genitori di controllare il suo cellulare per paura che leggano i messaggi ricevuti;
- Non è più in possesso dei suoi oggetti scolastici;
- Somatizza l’ansia attraverso sintomi fisici. Nausea, vomito, diarrea e mal di testa sono i più frequenti;
Il dialogo, in tali circostanze, assume un ruolo centrale. La causa potrebbe essere diversa da quella del bullismo. Per questo, è importante parlare e stabilire una buona comunicazione. L’aiuto di figure professionali può fare la differenza.