Non solo Assegno Unico: se sei incinta hai diritto a quest’altra cifra mensile

L’Assegno Unico è la misura più nota per le famiglie italiane ma chi è incinta ha diritto anche ad un’altra misura per aumentare le entrate.

L’Italia ha bisogno di più nascite per superare l’inverno demografico. Lo Stato cerca di aiutare le famiglie con Bonus e agevolazioni dedicate per permettere alle coppie di fare figli. Oltre l’Assegno Unico ci sono altre misure rivolte alle mamme.

Incinta, Assegno unico e altra cifra mensile
Quale misura richiedere quando si rimane incinta (Universomamma.it)

Il sostegno alla famiglia è fondamentale per evitare il peggio nella nostra nazione. Anche nel 2024 prosegue il calo delle nascite in Italia tanto da aver toccato un nuovo record storico, 379 mila nascite rispetto i 393 mila dell’anno precedente. I motivi alla base di questa situazione sono numerosi. Sicuramente il costo alto della vita incide notevolmente sulla decisione delle coppie di avere figli.

Dove uno stipendio non basta in due come si può pensare di prendersi cura di un bambino? Lo Stato sta cercando di aiutare le famiglie con aiuti di varia natura. C’è l’Assegno Unico tra le misure più importanti che si può richiedere già dal settimo mese di gravidanza. Ogni Regione o Comune, poi, può prevedere dei Bonus per la natalità a sostegno dei genitori. In più, qualora la maternità dovesse coincidere con la disoccupazione si potrebbe fare domanda di NASPI apposita.

NASPI e maternità, gli aiuti per le donne incinte

Durante la disoccupazione le donne incinta possono richiedere l’indennità di maternità e durante la maternità è possibile ottenere l’indennità di disoccupazione qualora si dovesse smettere di lavorare. Iniziamo dalla prima possibilità. La lavoratrice disoccupata che percepisce la maternità dove questa venisse interrotta può richiedere la NASPI. Significa che indennità di maternità e disoccupazione insieme non si possono percepire. Una volta terminati i cinque mesi di maternità previsti dalla Legge la NASPI riprenderà.

NASPI maternità donne incinte
Come si ottiene la NASPI in maternità (Universomamme.it)

Se la lavoratrice dovesse rimane incinta durante la percezione della NASPI, invece, potrebbe scegliere se continuare a percepire l’assegno di disoccupazione o sospenderlo per percepire l’indennità di maternità per cinque mesi. Chi paga gli aiuti? La donna che lavora ha diritto alla maternità pagata dal datore di lavoro. Se è disoccupata e scatta la maternità sarà l’INPS a corrispondere la somma spettante in qualità di datore di lavoro sostitutivo.

Niente maternità facoltativa per le mamme in NASPI. I cinque mesi non potranno aumentare pur scegliendo la riduzione dello stipendio essendo disoccupata. Terminato il periodo di maternità tornerà in NASPI. Infine, la lavoratrice che smette di lavorare perché incinta deve fare domanda di NASPI a partire da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento di un anno di vita del bambino. L’importo dell’indennità di disoccupazione è pari al 75% della retribuzione media degli ultimi quattro anni.

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