Assegno mantenimento figli, novità: adesso si può anche smettere di pagare

Al verificarsi di alcune circostanze è possibile interrompere i pagamenti dell’assegno di mantenimento ai figli senza conseguenze legali.

La Corte di Cassazione ha puntualizzato un elemento chiave riguardante le erogazioni dell’assegno di mantenimento ai figli. Il genitore può interrompere i pagamenti al verificarsi di una condizione specifica.

Pagare assegno mantenimento figli
Niente soldi ai figli, stop all’assegno di mantenimento (Universomamma.it)

Secondo la Legge i genitori hanno l’obbligo di mantenere i figli, Tale direttiva non cambia nemmeno in caso di separazione o divorzio indipendentemente dall’essere sposati o solo conviventi. Davanti ad un Giudice si arriverà a definire il contributo al mantenimento dei figli che verrà erogato dal genitore non affidatario mensilmente per coprire le spese ordinarie. Discorso differente per le spese straordinarie che, dove non disciplinate in sede giudiziaria, causano scontri tra ex partner.

Di solito è il padre a dover pagare le spese extra anche se tale constatazione fa nascere molti dubbi. Se il figlio è in vacanza con il padre l’assegno deve essere comunque corrisposto? La risposta è sì essendo la rata mensile una parte del contributo annuale che il Giudice ha ritenuto opportuno quantificare per il mantenimento. C’è, poi, una seconda questione spinosa. Fino a quando occorrerà mantenere il figlio maggiorenne?

Assegno di mantenimento per il figlio maggiorenne: ecco quando non va più corrisposto

Secondo la Legge il primo criterio da considerare per un’eventuale revoca dell’assegno di mantenimento è l’età del figlio. Compiere 18 anni non comporta necessariamente l’interruzione delle erogazioni. Oltre all’età anagrafica, infatti, si deve tener conto di una seconda variabile, la capacità di autosostentamento del figlio. Ciò, però, non significa che fino a che il figlio non inizierà a lavorare e ad avere uno stipendio regolare bisognerà corrispondere l’assegno di mantenimento. L’obbligo per il genitore non affidatario, infatti, deve tener conto di limiti di tempo e ragionevolezza.

Assegno mantenimento figlio maggiorenne
Niente assegno di mantenimento al figlio maggiorenne pigro (Universomamma.it)

La Corte di Cassazione ha stabilito, nello specifico, che il versamento delle rate mensile può essere interrotto qualora il figlio si rifiuti di lavorare, non studia e non cerca un’occupazione. Significa che il figlio trentenne disoccupato può rimanere senza assegno di mantenimento, questo vale anche se ha svolto stage o tirocini. Senza un lavoro stabile ad un certo punto decade il diritto al mantenimento.

Questo quanto espresso nella sentenza numero 24731 del 16 settembre 2024. Il genitore stanco di pagare il figlio maggiorenne e non invalido che non cerca lavoro e non studia può fare domanda al Giudice di sospensione delle erogazioni. Il giovane, infatti, ha il dovere di formarsi, di apprendere un mestiere e di trovare un’occupazione perché non può essere mantenuto a vita dal genitore.

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