C’è un documento urgente da inviare all’INPS per evitare che ci sia lo stop alle pensioni da ottobre: ecco di che cosa si tratta.
Il tema pensionistico in Italia è tra quelli più dibattuti, sia tra i partiti politici che tra la popolazione. Questo non solo perché gli assegni sono ritenuti spesso troppo bassi, ma anche per le numerose comunicazioni e novità che vengono introdotte dalle istituzioni.
Tra le ultime notizie da sapere è che alcuni lavoratori rischiano di vedere la propria pensione ritirata entro il 31 ottobre 2024. Stiamo parlando dei lavoratori autonomia con prestazioni pensionistiche i quali sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomi all’INPS con riferimento all’anno precedente. L’Istituto Previdenziale ha spiegato i passaggi da fare nel messaggio n. 3077 del 19 settembre 2024 e ogni lavoratore ha la possibilità di mettersi in regola in questi ultimi giorni.
Tutti gli anni, come sottolinea la normativa, i titolari di pensione devono produrre la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo riferiti all’anno precedente. A prevederlo è l’articolo 10 del D.lgs 30 dicembre 1992, n. 503. Dunque, coloro che ricevono l’assegno pensionistico con decorrenza compresa entro il 2023, soggetti al divieto di cumulo parziale della pensione, sono obbligati a dichiarare i redditi entro il 31 ottobre 2024.
Non tutti gli autonomi con pensione hanno l’obbligo, ma sono esclusi dal fare la dichiarazione dei redditi alcuni soggetti previsti per legge. Parliamo dei titolari di pensione con assegno di invalidità la cui decorrenza è compresa entro il 31 dicembre 1994; i lavoratori con pensione di vecchiaia e quelli con pensione di vecchiaia liquidata nel sistema contributivo.
Sono esonerati anche i titolari di pensione di anzianità e di trattamento di prepensionamento da parte dell’Assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive di quest’ultima, perché tali prestazioni sono cumulabili con i redditi da lavoro dal 1° gennaio 2009. Ma anche i lavoratori di pensione o assegno di invalidità da parte dell’Assicurazione generale obbligatoria dei dipendenti, delle forme di previdenza esclusive, esonerative e sostitutive.
I pensionati autonomi che non si trovano in questo elenco, dunque, sono tenuti a dichiarare all’INPS i propri redditi da lavoro autonomo del 2023 entro e non oltre il 31 ottobre 2024, tenendo sempre in considerazione il termine ultimo per la presentazione del documento ufficiale ai fini dell’IRPEF. Coloro che non rispettano la scadenza e non sono in regola dovranno versare all’INPS una somma pari all’importo annuo della pensione cui si riferisce la dichiarazione.
Non dimenticare infine, che per le pensioni di ottobre 2024 c’è già il cedolino.
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