Ludopatia all’ultimo stadio: vende il figlio di un anno per 900 euro da spendere al gioco

Non vincerà sicuramente il premio di padre modello, un uomo di 36 anni che ha venduto il figlio per 900 euro.

In una vicenda che ha dell’incredibile e che sconvolge profondamente la coscienza collettiva, emerge la storia di un uomo di 36 anni, residente nella città di Tangerang, a ovest di Giacarta, in Indonesia. Questo padre ha compiuto un gesto disperato e inconcepibile: vendere il proprio figlio, ancora non compiuto l’anno d’età, per una somma equivalente a circa 900 euro.

Bimbo di un anno venduto per ottenere soldi da giocare d'azzardo
Bimbo di un anno venduto per ottenere soldi da giocare – universomamma.it

Il fatto è avvenuto lo scorso 1° ottobre e ha immediatamente scatenato indignazione e sgomento. Il trentaseienne si è rivolto ai social media per trovare acquirenti per suo figlio, imbattendosi in due persone interessate tramite Facebook. La transazione è stata concordata per 15 milioni di rupie indonesiane (circa 871 euro), una somma che l’uomo intendeva utilizzare interamente nel gioco d’azzardo.

Rientra a casa da lavoro e il figlio è scomparso: la sconvolgente scoperta di una madre

La madre del bambino ha scoperto l’accaduto al suo ritorno a casa dal lavoro, trovando la culla vuota e nessuna traccia del piccolo. Dopo aver interrogato insistentemente il marito sul destino del loro figlio, quest’ultimo ha confessato il misfatto. Inizialmente aveva giustificato il suo gesto con presunti problemi finanziari; tuttavia, le indagini hanno presto rivelato che i soldi erano stati destinati al gioco d’azzardo.

La polizia metropolitana di Tangerang si è mossa rapidamente sotto la guida del capo Zain Dwi Nugroho. Oltre all’arresto del padre irresponsabile, sono stati fermati anche i due individui che avevano acquistato il bambino. Questi ultimi sono stati rintracciati in una casa presa in affitto nella stessa città e ora sono sotto inchiesta per sospetto coinvolgimento in traffico di esseri umani.

Le leggi indonesiane puniscono severamente reati simili: chi viene trovato colpevole può affrontare fino a 15 anni di carcere oltre al pagamento di una multa considerevole pari a circa 35mila euro.

L’accaduto ha lasciato senza parole l’intera comunità locale ed internazionale. La vendita di un bambino rappresenta uno degli atti più bassi cui possa arrivare un essere umano spinto dalla disperazione o dall’avvilimento causati da dipendenze come quella dal gioco d’azzardo.

Questo episodio solleva nuovamente questioni urgentissime riguardanti la sicurezza dei minori nelle reti social e online oltre alla necessità imperativa di combattere fenomeni come la ludopatia con maggiore determinazione ed efficacia attraverso programmi specifici ed interventi mirati sia sul piano sociale che legislativo.

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