Inositolo: cos’è? Dove si trova? Serve davvero a rimanere incinta?

Avete mai sentito parlato dell’inositolo? In realtà è meglio note come un tipo di vitamina e può servire se desiderate rimanere incinta.

L’inositolo, spesso menzionato nelle discussioni legate alla fertilità e alla gravidanza, è una sostanza che negli ultimi anni ha catturato l’attenzione della comunità scientifica per i suoi molteplici benefici. Ma cosa è esattamente l’inositolo e come può aiutare le donne che desiderano diventare madri?

Rimanere incinta grazie all'inositolo: ecco a cosa serve
L’inositolo può darvi una grossa mano se volete rimanere incinta – universomamma.it

L’inositolo, noto anche come vitamina B7, gioca un ruolo cruciale in diversi processi biologici. Questa sostanza è stata studiata per il suo potenziale nel trattamento di varie condizioni, tra cui depressione, disturbo di panico, disturbo ossessivo-compulsivo, sindrome metabolica, sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e diabete gestazionale. In particolare, l’inositolo favorisce la regolarizzazione dell’ovulazione e del ciclo mestruale ed è quindi considerato un alleato della fertilità.

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una condizione che può influenzare significativamente la fertilità femminile. L’integrazione con inositolo si è dimostrata efficace nel migliorare alcuni dei sintomi associati alla PCOS grazie alla sua azione sulle alterazioni della produzione di insulina e sulle anomalie ormonali. La somministrazione di myo-inositolo e D-chiro-inositolo aiuta a regolarizzare il ciclo ovulatorio e i livelli di progesterone aumentando così le probabilità di concepimento.

Inositolo per la gravidanza: quali sono i dosaggi? (E quali sono le controindicazioni?)

Il fenomeno del diabete gestazionale ha registrato un incremento significativo negli ultimi decenni. Questa condizione comporta un’alterazione del metabolismo del glucosio diagnosticata durante la gravidanza. L’integrazione con inositolo durante questo periodo può offrire benefici grazie alle sue proprietà insulino-sensibilizzanti, antinfiammatorie e antiossidanti.

Il dosaggio corretto dell’integrazione con inositolo deve essere stabilito da un ginecologo sulla base delle specifiche esigenze individuali. È comune trovare sul mercato integratori che combinano inositolo ed acido folico per ottimizzare gli effetti sulla regolarizzazione del ciclo ovulatorio attraverso l’influenza sui livelli di progesterone.

Per coloro interessati ad aumentare naturalmente l’apporto di inositolo nella loro dieta quotidiana, questa sostanza si trova principalmente in frutta (soprattutto agrumi), fagioli, cereali integrali (come il riso integrale), fegato d’anatra, tuorlo d’uovo e noci.

Nonostante gli effetti collaterali siano rari – dato che eventuali eccedenze vengono espulse naturalmente attraverso l’urina – è sempre consigliabile consultarsi con il proprio medico prima di intraprendere qualsiasi forma d’integrazione per assicurarsi che le dosi siano appropriate alle proprie condizioni fisiche senza rischi per la salute.

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