Il cibo uccide: in Italia e in Europa ogni anno sono troppi i minori di 14 anni che muoiono per soffocamento. Solo così puoi evitarlo.
Il soffocamento rappresenta una delle minacce più gravi per la sicurezza dei bambini, un pericolo che non va sottovalutato nemmeno durante le fasi iniziali della loro crescita. La curiosità innata dei più piccoli li porta a esplorare il mondo attraverso tutti i sensi, inclusa la degustazione di nuovi alimenti. Questo momento di scoperta, tuttavia, può trasformarsi in un’occasione di rischio se non si adottano le dovute precauzioni.
Ogni anno in Europa si registrano numerosi casi di decesso tra i bambini al di sotto dei 14 anni causati dal soffocamento con alimenti. Secondo le linee guida del Ministero della Salute, alcuni cibi sono particolarmente pericolosi: wurstel, ossa di pollo, lische di pesce e piccoli oggetti come noccioline e semi possono facilmente ostruire le vie respiratorie se non vengono preparati o somministrati correttamente.
Per ridurre il rischio associato al consumo di determinati alimenti è fondamentale adottare misure preventive mirate. Tagliare il cibo in pezzi molto piccoli è una pratica raccomandata; ad esempio, i wurstel andrebbero serviti a strisce sottili o cubetti anziché a rondelle. Alimenti duri o scivolosi come noccioline e chicchi d’uva dovrebbero essere evitati o modificati (grattugiando o cuocendo) per renderli meno rischiosi.
L’importanza delle buone abitudini a tavola e l’importanza della supervisione (non solo quando si mangia)
Un altro aspetto cruciale nella prevenzione del soffocamento è promuovere comportamenti adeguati durante i pasti. Assicurarsi che i bambini mangino seduti correttamente e mantenere la loro attenzione focalizzata sul cibo sono pratiche essenziali. Evitare distrazioni come dispositivi elettronici può fare una grande differenza nella capacità del bambino di gestire in sicurezza gli alimenti.
La presenza costante di un adulto durante i pasti è imprescindibile; mai lasciare un bambino da solo mentre mangia (in realtà, ma ci sembra cosa abbastanza ovvia, sarebbe il caso che un adulto sia sempre accanto ad un bambino, finché per l’appunto quest’ultimo è un bambino). La vigilanza consente non solo di monitorare la tipologia degli alimenti consumati ma anche intervenire tempestivamente in caso si presentino difficoltà durante la deglutizione.
Nonostante tutte le precauzioni possibili, gli incidenti possono comunque verificarsi. È quindi vitale che genitori e caregiver siano formati sulle tecniche base del primo soccorso pediatrico, incluse manovre salvavita come quella di Heimlich.