Il gioco è una parte importantissima nella crescita e nello sviluppo di un bambino. In questi tempi postmoderni è meglio affidarsi a giochi analogici o a giochi digitali?
In un’epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita quotidiana, non sorprende che anche il mondo dei giocattoli per bambini sia stato investito da questa ondata innovativa. Elizabeth Marcelena, una mamma americana, ha recentemente condiviso la sua esperienza di shopping alla ricerca di giocattoli per il suo bimbo di appena un anno. Tra finti auricolari, cellulari e controller per playstation, si è trovata a riflettere sull’evoluzione dei giochi rispetto a quelli con cui crescevano i suoi figli più grandi.
Elizabeth si è detta non contraria ai giochi tecnologici ma ha espresso dubbi e curiosità riguardo alla loro prevalenza sugli scaffali dei negozi. La sua riflessione ha toccato un punto sensibile: come mai i giocattoli stanno evolvendo in questa direzione? La risposta potrebbe risiedere nel desiderio dei bambini di imitare il mondo degli adulti e nell’attrazione innata verso tutto ciò che è luminoso, sonoro e interattivo.
Sono meglio i giocattoli tecnologici o quelli analogici?
La dottoressa Amy Jackson ha offerto una panoramica sull’argomento, evidenziando come i bambini possano facilmente passare dal gioco con un finto controller a quello con scatoloni o travestimenti. Uno studio dell’Università Statale del Connecticut su 60 bambini tra i 3 e i 4 anni ha rivelato che giochi semplici come blocchi di legno o cartoni stimolano maggiormente la fantasia e le capacità di problem solving rispetto ai loro omologhi tecnologici.
Nonostante le critiche, non mancano le voci a favore dei giochi tecnologici. Secondo la pediatra Michelle Bennett, questi possono essere estremamente educativi se progettati per stimolare il pensiero critico attraverso quesiti o sfide. Inoltre, Gigi Schweikert sottolinea come possano favorire lo sviluppo sensoriale attraverso l’esposizione a diversi suoni.
Di fronte all’imbarazzo della scelta tra giochi analogici e digitali, la dottoressa Jackson consiglia ai genitori di cercare un equilibrio tra le due tipologie. È importante osservare le reazioni del proprio figlio ai vari tipi di gioco e ricordarsi che l’obiettivo principale dovrebbe essere quello educativo. Scegliere giocattoli che stimolino la fantasia può fare una grande differenza nello sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino.
L’articolo mette in luce come non esista una risposta definitiva alla domanda sui migliori tipi di giocattolo; molto dipende dalle preferenze individuali del bambino e dall’intento educativo degli stessi giochi. Quello che emerge chiaramente è l’importanza dell’equilibrio tra mondo digitale ed esperienze più tradizionalmente “analogiche”, entrambe fondamentali nel panorama ludico ed educativo contemporaneo.