Il tuo bambino non riesce ad addormentarsi e/o a dormire serenamente? Ecco come aiutarlo per far si che possa dormire come un angioletto
Il sonno rappresenta una componente fondamentale nella vita di ogni essere umano, ancor più nei bambini, per i quali assume un ruolo cruciale nello sviluppo fisico e cognitivo. Comprendere le peculiarità del sonno infantile e adottare strategie efficaci può fare la differenza nel garantire ai nostri figli un riposo ottimale.
Nei primi mesi di vita, i neonati trascorrono gran parte del loro tempo dormendo. Questo non deve sorprendere o preoccupare; al contrario, è segno che il piccolo sta seguendo il proprio naturale ritmo di crescita.
Il sonno profondo e quello REM si alternano in cicli che favoriscono lo sviluppo cerebrale, consolidano la memoria e stimolano la secrezione dell’ormone della crescita. È quindi fondamentale rispettare questi ritmi senza forzare sveglie o interruzioni non necessarie.
Normali risvegli notturni o disturbo del sonno? come riconoscerli
Molti genitori si interrogano sui frequenti risvegli notturni dei loro bambini, spesso preoccupati da possibili disturbi del sonno. Tuttavia, è importante sapere che i cosiddetti “micro-risvegli” sono normalissimi durante l’infanzia.
I bambini hanno cicli di sonno più brevi rispetto agli adulti e possono avere bisogno di rassicurazioni per riaddormentarsi serenamente. Accettare questa fase come parte integrante dello sviluppo può aiutare a gestirla con maggiore tranquillità.
Nonostante i risvegli notturni siano spesso innocui, esistono effettivi disturbi del sonno che possono manifestarsi nei bambini dai 2 anni in su. Sonnambulismo, pavor nocturnus (terrori notturni) e incubi sono tra i più comuni.
Riconoscere questi segnali e consultare uno specialista può essere utile per intervenire tempestivamente ed evitare che tali disturbi influenzino negativamente il benessere psicofisico del bambino.
Per aiutare i nostri figli a dormire meglio è possibile adottare alcune semplici ma efficaci strategie:
- Stabilire una routine serale rassicurante che prepara il bimbo al momento della nanna.
- Evitare giochi eccitanti o attività troppo stimolanti nelle ore precedenti il riposo.
- Far addormentare il piccolo sempre nello stesso ambiente destinato al suo riposo notturno.
- Trascorrere tempo qualitativo con lui durante la giornata per ridurre l’ansia da separazione.
Comprendere le dinamiche del sonno infantile e adottarsi comportamenti adeguati può significativamente migliorare la qualità del riposo dei nostri figli.
Ricordiamo sempre l’importanza di osservarne attentamente le abitudini di sonno ed eventualmente consultarsi con pediatra o esperti nel caso emergessero dubbi o problematiche specifiche legate al loro benessere notturno.