Quale sport per il mio bambino? L’età giusta per iniziare l’attività fisica

Scopri a quale età introdurre l’attività fisica e come scegliere lo sport più adatto alle sue inclinazioni e al suo sviluppo. Una guida completa per genitori indecisi.

Le regole fondamentali che governano l’educazione dei bambini in molte famiglie riguardano lo sport, la scuola e l’educazione, non necessariamente in quest’ordine.

Quale sport per il mio bambino? L’età giusta per iniziare l’attività fisica(Universomamma.it)

Questi tre pilastri sono considerati di eguale importanza per lo sviluppo armonico dei più piccoli. Lo sport, in particolare, è riconosciuto come un elemento cruciale nella crescita dei bambini, offrendo ben più di una semplice attività fisica.

La stimolazione del movimento nei neonati è essenziale fin dai primissimi mesi di vita. Variare spesso la posizione del bambino e incoraggiarlo a esplorare il mondo circostante sono azioni fondamentali per stimolare la curiosità e la voglia di muoversi.

Questo periodo è cruciale per evitare che i piccoli trascorrano troppo tempo confinati in carrozzine o seggioloni.

Bambini e sport: come stimolare la loro passione

L’età prescolare rappresenta un momento magico nella vita dei bambini, caratterizzato dalla scoperta entusiasta del movimento. Correre, saltare e nuotare diventano attività quotidiane attraverso le quali i piccoli sviluppano abilità motorie fondamentali. Seguendo le linee guida dell’OMS, si raccomanda almeno 180 minuti di attività fisica giornaliera per favorire una crescita sana.

bambini e sport
Quale sport per il mio bambino? L’età giusta per iniziare l’attività fisica(Universomamma.it)

Questi anni sono definiti come l’età d’oro dell’apprendimento attraverso il gioco sportivo. Il focus non è sulla competizione ma sul permettere ai bambini di esplorare diverse discipline sportive come calcio, basket e pallavolo con l’intento principale di divertirsi mentre si imparano importanti abilità sociali e motorie.

Con il passaggio all’infanzia avanzata, i giochi diventano più strutturati e i bambini cominciano ad appassionarsi a specifiche discipline sportive. È il momento ideale per concentrarsi su uno sport che li appassiona particolarmente mantenendo sempre un approccio ludico all’apprendimento delle regole e delle tecniche specifiche.

Pietro Luigi Invernizzi sottolinea l’importanza degli “schemi motori essenziali” (FMS), quali camminare o correre, come prerequisiti indispensabili prima di avvicinarsi seriamente allo sport agonistico. Queste abilità si sviluppano intorno ai sei anni grazie a un ambiente stimolante ed opportunità adeguate fornite da genitori ed educatori.

È vitale che genitori ed allenatori evitino di sovraccaricare i giovani atleti con aspettative competitive elevate o responsabilità troppo pesanti da gestire. Preservando il piacere del gioco e tutelando sia la salute mentale che quella fisica dei ragazzi si garantisce una crescita equilibrata ed armoniosa.

Lo sport deve essere visto non solo come mezzo per migliorare le capacità fisiche ma anche come strumento terapeutico capace di influenzare positivamente lo sviluppo mentale ed emotivo dei giovani atleti.

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