Il momento in cui un bambino pronuncia le sue prime parole è uno dei più emozionanti nella vita di un genitore.
Questo evento segna l’inizio di una nuova fase: il piccolo esploratore, che fino a poco tempo prima comunicava solo attraverso versetti e pianti, inizia a esprimersi con parole cariche di significato. Ma quando avviene questo magico cambiamento? E come possono i genitori supportare al meglio lo sviluppo linguistico dei loro figli?
Le tappe dello sviluppo del linguaggio nei bambini sono affascinanti e seguono un percorso ben definito, sebbene con tempistiche variabili da individuo a individuo. Già nel pancione, i futuri chiacchieroni iniziano ad apprendere: ascoltano e memorizzano suoni, distinguendo dopo la nascita la voce materna da quella degli altri. Nei primi sei mesi di vita, la comunicazione avviene principalmente attraverso il pianto e lo sguardo, ma anche tramite i primissimi versetti.
Lallazione e parole quando i bambini iniziano a parlare
Tra i 6 e i 12 mesi si assiste alla fase della lallazione: “ma-ma”, “ta-ta”. È il periodo in cui i bambini sperimentano con le sillabe e cominciano a riconoscere alcune parole semplici dette dagli adulti. Non è raro che verso la fine di questa fase emergano le prime vere parole come “mamma”, “papà” o “pappa”.
Dai 12 ai 18 mesi si assiste all’arrivo delle prime parole vere e proprie. Anche se il vocabolario rimane limitato, è evidente che i piccoli cominciano ad usare le parole per esprimere desideri o bisogni.
La vera esplosione lessicale avviene tra i 18 e i 24 mesi: ogni giorno porta nuove scoperte linguistiche! I bambini imparano rapidamente nuove parole ed iniziano a formare frasi semplici.
Tra i due e tre anni si osserva un miglioramento nella costruzione delle frasi; anche se alcuni suoni possono ancora rappresentare una sfida, la capacità comunicativa dei piccoli fa passi da gigante.
Ma come possono i genitori supportare questo incredibile viaggio nello sviluppo del linguaggio? Parlare spesso ai propri figli fin dalla tenera età è fondamentale; descrivere ciò che accade intorno a loro aiuta non solo ad arricchire il loro vocabolario ma anche a comprendere meglio il mondo circostante.
È importante chiamare gli oggetti con il loro nome reale anziché utilizzare terminologie infantili; questo semplifica l’apprendimento evitando confusioni future. Le frasi dovrebbero essere semplici all’inizio per poi diventare progressivamente più complesse man mano che il bambino cresce.
I libri giocano un ruolo cruciale nello sviluppo linguistico: raccontare storie o semplicemente descrivere immagini stimola l’immaginazione dei piccoli ed arricchisce ulteriormente il loro vocabolario.
Infine, evitare correzioni dirette quando commettono errori linguistici può prevenire frustrazioni; rispondere ripetendo correttamente quanto detto incoraggia senza scoraggiarli.
In caso di difficoltà persistenti nonostante questi sforzi, consultarsi con un logopedista può essere utile per valutare eventualmente l’esigenza di intervento specialistico.