La posizione perfetta per partorire: scopri qual è la migliore per te

Il parto rappresenta il culmine della gravidanza, un’esperienza unica che si differenzia per ogni donna.

La ricerca della posizione più confortevole e naturale per dare alla luce è una pratica antica. Un tempo, le donne prediligevano partorire in piedi o in movimento, ma con l’avvento delle pratiche mediche moderne nel diciottesimo secolo, la posizione litotomica è diventata la norma.

posizione partorire
La posizione perfetta per partorire: scopri qual è la migliore per te(Universomamma.it)

Tuttavia, la validità di questa pratica è stata recentemente messa in discussione, sottolineando come non esista una posizione ideale universale per il parto.

La scelta della posizione migliore è strettamente personale e dipende dalla consapevolezza che la donna ha del proprio corpo, una consapevolezza che cresce durante la gravidanza.

È cruciale ascoltare le proprie sensazioni e quelle del bambino per determinare l’esperienza di parto più adatta.

In questo processo, le ostetriche giocano un ruolo fondamentale, suggerendo posizioni terapeutiche basate sull’osservazione dell’atteggiamento spontaneo della donna, per facilitare il travaglio.

La  posizione “classica” potrebbe non  essere la migliore

L’importanza di cambiare posizione durante il travaglio è supportata da studi scientifici. Alcune posture possono effettivamente facilitare la progressione del travaglio, sia nella fase dilatante sia in quella espulsiva. Il movimento non solo aiuta ad alleviare il dolore delle contrazioni uterine ma guida anche la donna nella ricerca di posizioni che favoriscano la dilatazione e la discesa del bambino nel canale del parto.

parto naturale
Parto naturale: tutto ciò che devi sapere per un’esperienza indimenticabile (Universomamma.it)

Durante i prodromi del travaglio, caratterizzati da contrazioni irregolari, restare in un ambiente familiare aiuta la donna a gestire meglio questo momento. Muoversi liberamente contribuisce a mantenere un’energia positiva, essenziale per affrontare il travaglio con efficacia.

Nel periodo dilatante del travaglio attivo, è ancora più importante cambiare spesso posizione. Posture erette o sedute, come su una palla, possono essere di grande aiuto. In caso di dolore lombare, la posizione a carponi o seduti con la schiena inclinata verso avanti può offrire sollievo, specialmente se accompagnata da massaggi rilassanti del partner.

Con l’arrivo della fase espulsiva, si rinnova l’energia necessaria per essere ancora più attivi. Le posture adottate nelle fasi iniziali possono ancora essere utili, ma diventano essenziali quelle erette, come accovacciarsi o sedersi su uno sgabello ergonomico, progettato appositamente per questa fase critica del parto.

Affidarsi al proprio istinto e alle indicazioni dei professionisti sanitari è fondamentale per navigare il processo del travaglio con serenità ed efficacia. La fiducia nelle proprie percezioni permette di vivere il parto con maggiore consapevolezza e positività, avviando così un’avventura materna fiduciosa ed empatica.

Gestione cookie