Succhiarsi il pollice è un comportamento estremamente comune tra i bambini piccoli, spesso fonte di preoccupazione per i genitori.
Prima di considerarlo un problema, è cruciale comprendere le sue radici profonde e il suo ruolo nello sviluppo infantile.
Questo comportamento inizia già nel grembo materno, preparando il neonato all’allattamento e rappresentando una delle prime forme di autoregolazione emotiva.
Dopo la nascita, diventa un modo per il bambino di esplorare il mondo, offrendo conforto e sicurezza.
Il ruolo e l’evoluzione della suzione del pollice
Nei primi mesi di vita, i neonati hanno una capacità motoria limitata, ma con lo sviluppo delle abilità motorie fini, intorno al terzo mese, iniziano a succhiarsi il pollice con più facilità. Questa azione soddisfa bisogni fisici ed emotivi, offrendo rassicurazione e aiutando a gestire tensioni o eccitazioni.
A differenza del ciuccio o del biberon, il pollice è sempre disponibile, promuovendo l’autonomia nella gestione del bisogno di suzione e la capacità di autoregolazione emotiva.
Durante la “fase orale” dello sviluppo psicologico, che va dai 3-4 mesi fino ai 18-24 mesi, i bambini esplorano intensamente il mondo attraverso la bocca. La suzione del pollice è una parte naturale ed essenziale di questa esplorazione sensoriale e dell’apprendimento nei primi anni di vita.
Sebbene il comportamento tenda a diminuire spontaneamente con l’età, persistendo oltre i 3-4 anni, possono sorgere preoccupazioni relative alle conseguenze sulla salute orale e sullo sviluppo psicologico. Le principali preoccupazioni includono effetti sulla dentizione e sulla forma del palato, oltre al rischio di esposizione a germi.
È fondamentale approcciare la questione con sensibilità, evitando soluzioni immediate o punitive. Indirizzare gradualmente il bambino verso altre forme di autocomforto può essere più produttivo, rispettando i suoi tempi di abbandono spontaneo del comportamento.
L’introduzione precoce del ciuccio come alternativa al dito non offre vantaggi significativi e potrebbe interferire con l’allattamento materno, avendo effetti simili sulla dentizione se usato prolungatamente. La comprensione e l’empatia verso i bisogni dei bambini sono essenziali per gestire la suzione del pollice in modo efficace e sensibile.