La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti per il corpo della donna, che si prepara ad accogliere una nuova vita ma il prurito potrebbe rovinare questa gioia.
Tra i vari sintomi e modifiche che possono manifestarsi durante questi nove mesi, il prurito rappresenta uno dei disagi più comuni tra le future mamme.

Sebbene nella maggior parte dei casi sia legato a cause fisiologiche e non desti particolari preoccupazioni, è importante sapere quando è necessario prestare maggiore attenzione perché non sempre le cause del prurito possono essere risolte con una crema
Prurito alla pancia e su tutto il corpo in gravidanza
Il prurito nelle parti intime può essere uno dei primi segnali di cambiamento ormonale tipico della gravidanza. Tuttavia, se accompagnato da perdite vaginali con odore forte o sgradevole e dolore durante la minzione, potrebbe indicare la presenza di un’infezione. In questi casi, è fondamentale rivolgersi al proprio ginecologo per effettuare i controlli necessari e ricevere un’adeguata terapia.

Le modifiche fisiologiche del corpo possono portare all’apparizione di strie gravidiche sulla pelle dell’addome, delle mammelle e delle cosce. Queste strie possono causare prurito ma rientrano nella normalità del processo gestazionale. Allo stesso modo, dermatosi come la PUPP o l’eczema sono comuni in gravidanza e richiedono attenzione medica solo se particolarmente fastidiose.
L’aumento del volume del seno può causare prurito già nei primi mesi di gestazione. Mantenere la pelle fresca ed idratata utilizzando detergenti delicati ed emollienti può aiutare a ridurre il disagio.
Un caso particolare è rappresentato dalla colestasi gravidica che si manifesta generalmente nel terzo trimestre con prurito intenso soprattutto sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi. Questa condizione richiede un intervento medico immediato per evitare complicazioni sia per la madre che per il bambino.
Per alleviare il prurito legato ai normali cambiamenti della pelle in gravidanza si consigliano docce con acqua tiepida seguite dall’applicazione di amido di riso o creme emollienti sulle zone interessate. È importante anche scegliere abiti realizzati con fibre naturali traspiranti.
In presenza di dermatosi specifiche sarà invece compito del medico prescrivere una terapia mirata che potrebbe includere trattamenti cutanei localizzati o farmaci antistaminici orali.
Sebbene nella maggior parte dei casi il prurito in gravidanza non sia motivo di allarme, è sempre consigliabile consultare il proprio medico qualora questo sintomo diventi particolarmente intenso o persistente. La diagnosi tempestiva della colestasi gravidica o altre condizioni specifiche permette infatti l’adozione delle misure più appropriate per garantire benessere alla mamma ed al bambino fino al termine della gestazione.