Il piede piatto nei bambini è una condizione diffusa, che solleva dubbi e preoccupazioni nei genitori.
Caratterizzata dalla mancanza o dalla ridotta formazione dell’arco plantare, questa peculiarità è spesso vista durante i primi passi della crescita.
Ma quali sono i momenti in cui è necessario prestare maggiore attenzione, e come possiamo gestire al meglio questa condizione?
Nei bambini, il piede piatto è generalmente considerato una variante normale del processo di sviluppo. Fino ai due anni, la stragrande maggioranza dei piccoli mostra questa caratteristica, che tende a modificarsi con l’avanzare dell’età.
Interessante notare come, dai tre ai sei anni, la percentuale di bambini con piedi piatti si riduca significativamente, diventando sempre meno comune con il raggiungimento dei dieci anni.
La buona notizia è che la maggior parte dei casi di piede piatto non necessita di interventi specifici, come l’uso di plantari o scarpe ortopediche.
Questo perché la condizione è spesso flessibile, non causa dolore né limita i movimenti. L’introduzione precoce di supporti ortopedici può risultare superflua e priva di basi scientifiche solide.
Nonostante la rarità, il piede piatto può diventare motivo di dolore o rigidità se associato a patologie specifiche, come infiammazioni o anomalie ossee. In questi casi, è fondamentale la consultazione con un pediatra per valutazioni dettagliate. La diagnosi si basa su un esame clinico che considera l’aspetto dell’arco plantare e l’allineamento del calcagno, fornendo un quadro chiaro della situazione.
Per seguire l’evoluzione del piede, può essere utile confrontare le impronte ottenute durante le visite pediatriche. Questo aiuta a identificare eventuali cambiamenti nel tempo. Alcuni fattori, come la lassità articolare, le abitudini posturali, l’obesità e la storia familiare, possono influenzare lo sviluppo persistente del piede piatto.
Per supportare lo sviluppo ottimale dei piedi, è consigliabile incoraggiare il movimento libero fin dai primi mesi, evitare calzature rigide che ostacolano la formazione dell’arco plantare e promuovere attività motorie che rinforzino la muscolatura. Quando necessario, per ragioni igieniche o climatiche, è preferibile optare per calzature morbide che favoriscano una corretta crescita.
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