L’arte della scrittura, così come ogni forma di espressione che attraversa i secoli, nasconde segreti e tecniche che vanno ben oltre la semplice capacità di tracciare lettere su un foglio.
Tra questi, uno degli aspetti fondamentali, spesso sottovalutato, è l’impugnatura della penna. Questo gesto apparentemente banale racchiude in sé la chiave per una scrittura fluida e senza sforzo, influenzando non solo l’estetica della grafia ma anche il benessere fisico di chi scrive.
La ricerca sulla corretta impugnatura della penna ha rivelato che esiste un momento cruciale nello sviluppo dei bambini – tra i 4 anni e mezzo e i 6 anni – in cui apprendere il modo corretto di tenere la penna può fare la differenza nella loro capacità di scrivere con leggerezza e precisione.
La cosiddetta “presa a pinza”, in cui indice e pollice guidano delicatamente lo strumento mentre il dito medio lo sostiene, si rivela essere non solo ergonomicamente vantaggiosa ma anche essenziale per promuovere una scrittura agile ed efficiente.
Il ruolo delle esperienze manipolative precoci
Il processo verso l’acquisizione di questa abilità inizia molto prima del momento in cui al bambino viene messa in mano la prima penna. Maria Montessori, con le sue osservazioni sull’importanza delle mani nel processo educativo dell’infanzia, ci ricorda come le mani siano strumenti attraverso i quali l’intelligenza si manifesta ed entra in relazione con il mondo circostante.
È quindi fondamentale offrire ai più piccoli opportunità variegate per esplorare e manipolare oggetti diversi fin dai primissimi anni di vita.
Dai colori a dita ai triangoli di cera, passando per attività quotidiane che richiedono precisione e coordinazione come l’utilizzo del coltello o delle forbici sotto supervisione adulta, ogni esperienza contribuisce a sviluppare quella manualità fine indispensabile per una corretta impugnatura della penna. Queste attività non solo affinano le abilità motorie ma stimolano anche concentrazione, autonomia e prudenza – qualità preziose sia nella vita quotidiana sia nell’apprendimento accademico.
L’introduzione alla scrittura vera e propria avviene idealmente dopo un periodo preparatorio durante il quale il bambino ha potuto familiarizzare con gli strumenti da disegno più semplici ed intuitivi come i pastelli a cera o gli stessi triangoli colorati. Mostrare poi al bambino come tenere correttamente questi strumenti prepara naturalmente al passaggio alla penna o alla matita senza forzature né frustrazioni.
La postura gioca un ruolo altrettanto cruciale: seduti comodamente con il busto eretto ma inclinato verso il foglio da lavoro; spalle rilassate; gomiti sul tavolo; piedi ben appoggiati al pavimento; mano non dominante aperta a sostegno del foglio sotto quella che scrive. Tutti elementi che concorrono a creare un ambiente ottimale dove mente e corpo possono concentrarsi pienamente sull’apprendimento senza distrazioni causate da disagio fisico o tensione muscolare.
Comprendere l’importanza dell’impugnatura della penna rappresenta molto più che un mero dettaglio tecnico nell’insegnamento della scrittura: è riconoscere quanto profondamente ogni aspetto del nostro approccio all’apprendimento sia interconnesso con lo sviluppo globale dell’individuo. Dedicare attenzione all’impostazione corretta fin dai primissimi passaggi nel mondo della grafia significa aprire la porta a una comunicazione efficace ed espressiva attraverso la parola scritta.