Genitori in lutto: 4 cose da dire per aiutarli e una frase da evitare (VIDEO)

genitori in lutto
Genitori disperati

Care unimamme, ci sono argomenti che per forza di cose non sono piacevoli, ma fanno parte della vita e quindi ne dobbiamo e ne vogliamo parlare. Parlare di genitori che hanno perso un figlio è uno di questi.

Cosa si può dire ad una mamma o a un papà che hanno appena perso un figlio?

Dopo le frasi da non dire a dei genitori che hanno perso un figlio durante la gravidanza o subito dopo il parto, pubblicate dalla Onlus Ciao Lapo, riportiamo oggi i consigli di Peter e Deb Kulkkula ideatori di un progetto legato al mese di Luglio che in America è il Mese della Consapevolezza dei Genitori in lutto, in onore delle famiglie che soffrono per la morte di un bambino, avendo essi stessi perso 2 figli adulti e del dottor Gordon Livingston, uno psichiatra e genitore di 2 figli morti:uno morto all’età di 23 anni, suicida, e l’altro, dopo un anno, all’età di 6 anni per leucemia.

Livingston, e i coniugi Kulkkula, hanno quindi avuto la possibilità di provare sulla loro pelle come amici e parenti li approcciavano e si relazionavano a loro. Spesso infatti le persone, di fronte a un tale profondo dolore, sussurrano frasi scomode, insensibili, seppur animati dalle intenzioni, come ad esempio: “Ora è in un posto migliore“, “Tutto accade per una ragione” o “Sei fortunato ad avere altri figli“.

Nessuno sa come reagire. Le persone non possono fare nulla e quindi se ne escono con questi luoghi comuni senza senso… che sono o ipocriti  o che comunque non danno nessuna consolazione“, ha riferito Livingston a Today. “Le persone sono estremamente a disagio e capita di trovare persone che ti evitano nei negozi di alimentari. E ‘come se i genitori in lutto avessero qualche malattia contagiosa.”

Come fare quindi?

Ecco le cose da dire e da evitare per aiutare genitori in lutto

Livingston e Deb Kulkkula suggeriscono le seguenti 4 cose da dire o da evitare a genitori che hanno perso un figlio:

1. “Vuoi parlare?”

Non siate timidi e non mantenete le distanze.

Ciò che funziona è la vostra presenza. Non ci sono parole che funzionano ogni volta, ma esserci per qualcuno in maniera da dare supporto è ciò che dà la maggiore consolazione” afferma Livingston.

I genitori in lutto hanno bisogno di parlare, quindi il consiglio è di cercare dei modi per aprire la conversazione e dare alla mamma o al papà la possibilità di raccontare, afferma Kulkkula. Occorre sentirli con regolarità così se vorranno parlare, potranno farlo.

2. “Ricorda quella volta che…”

Non evitate di nominare il bambino che è morto, afferma Livingston. Infatti, il silenzio delle persone che non nominavano il figlio può essere “assordante”, come ha scritto una mamma di St. Louis in un potente saggio sul lutto dei genitori negli Stati Uniti. Come molti genitori che hanno perso un figlio, lei desiderava sentire il suo nome e storie su di lui.

Anche Kulkkula e suo marito amano sentire le persone che raccontano aneddoti sul loro figlio morto.

Con la maggior parte delle persone, è sentire che gli altri sono a disagio che li blocca nel parlarne con la famiglia. Quindi a meno che un genitore non vi dica “Non posso parlare di lui o di lei ora”, per favore parlate dei loro bambini” afferma Kulkkula.

3. “Ho fatto una donazione al fondo in sua memoria”

I genitori in lutto hanno spesso paura che i loro figli vengano dimenticati. Un amico del dottor Livingston ha creato un fondo in memoria di Lucas e ogni anno nell’anniversario della morte del ragazzo c’è una contribuzione.

Kulkkula invece ha trovato molto conforto quando la sua chiesa ha costituito un fondo per la scuola in memoria del suo figlio morto.

4. “Ho falciato il prato”

Un’offerta a tempo indeterminato,  come ad esempio “Farò qualsiasi cosa, fammelo sapere” probabilmente non funzionerà perché la persona in lutto non vorrà chiedere aiuto, afferma Kulkkula, o potrebbe anche non sapere di cosa hanno bisogno . Piuttosto, occorre fare un’offerta più specifica, come ad esempio “Ti sto portando un pasto stasera, sarò da te alle 18“.

Livingston ricorda che ancora apprezza che dopo che il suo figlio più giovane è morto, qualcuno sia giunto e abbia falciato il suo prato.

Infine, la frase da non dire mai:So come ti senti”. Questa, secondo loro, è la frase in assoluto da evitare se si vuole consolare un papà o una mamma in lutto. “Non si può dire ciò a un genitore in lutto a meno che tu non lo sia” sostiene Livingston. “Tradisce una tale mancanza di comprensione di ciò che il genitore in lutto sta passando“.

Le persone inoltre, a volte, sono tentate di raccontare i propri momenti di dolore, come la morte della nonna o di un animale domestico amato dalla famiglia, come per simpatizzare, ma quelle non sono perdite equivalenti.

Cercare di spiegare alla gente che questo è il tipo di perdita che ti trasforma in una persona diversa, che non potrai mai essere la stessa persona che eri prima che questo accadesse, è quasi impossibile“, afferma Livingston, ed è assolutamente comprensibile.

E voi unimamme, immaginavate tutto ciò? Ci siete passati? Siete d’accordo con quanto affermato da questi genitori?

Vi lasciamo con un video:


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