Arresto cardico mentre sta per partorire: una donna è stata salvata da un intervento eccezionale.
La sua gravidanza era andata liscia come l’olio, nessun problema di nessun tipo, al momento di partorire però una donna ha avuto un arresto cardiaco. I medici le hanno salvato la vita con un intervento straordinario. Il fatto è avvenuto all’ospedale di Cittadella, in provincia di Padova.
Mamma va in arresto cardiaco mentre sta per partorire: i medici salvano lei e il bambino con due interventi
Tutto è bene quel che finisce bene, ma i momenti di paura non sono mancati. Una donna di Cittadella, in provincia di Padova, è stata colta da un arresto cardiaco mentre stava per partorire. Un evento assolutamente inatteso, perché la gravidanza si era svolta fino a quel momento del tutto regolarmente, senza alcun problema.
Senonché al momento delle doglie, Katia, è stata colpita da un improvviso blocco atrioventricolare completo. Un vero e proprio blocco del cuore. A inizio contrazioni, il cuore della donna ha cominciato a rallentare, scendendo sotto i 30 battiti al minuto. Come ha spiegato Domenico Scibetta, Direttore Generale dell’Ulss 6 Euganea.
La donna si è rivolta subito all’ospedale della sua città quando ha iniziato a sentirsi male. I medici hanno capito subito la gravità della situazione e i vari specialisti si sono consultati per valutare come intervenire. L’inizio di un arresto cardiaco poco prima del travaglio è un problema molto serio, che richiede sì un intervento immediato, ma ponderato.
Come ha spiegato il dottor Domenico Scibetta, in un post sulla sua pagina Facebook, cardiologi, ginecologi, anestesisti e radiologi dopo essersi consultati hanno deciso di applicare alla donna un pacemaker e poi procedere con il parto.
Quindi la donna è stata portata in sala operatoria e l’intervento è stato coordinato dal dottor Roberto Verlato, direttore del reparto di Cardiologia, e dal dottor Roberto Rulli, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia. Ben 9 tra medici e infermieri di 5 specialità diverse, cardiologia, ginecologia, anestesia, pediatria e personale di radiologia, hanno preso parte all’intervento. Mentre altri due colleghi di emodinamica, fuori dalla sala operatoria, erano pronti ad intervenire in caso di arresto cardiaco.
A mamma Katia è stato applicato un pacemaker bicamerale che ha permesso al suo cuore di riprendere il battito cardiaco fisiologico.
Dopo 12 ore dall’intervento, quando le contrazioni stavano aumentando, la sala operatoria è stata allestita a sala parto e i medici sono intervenuti con il taglio cesareo. La donna non poteva essere trasportata altrove e il parto naturale a quel punto non era più possibile.
Il parto cesareo si è svolto regolarmente e la giovane mamma ha dato alla luce Alessandro, un bambino perfettamente sano.
Mamma e bebè stanno benissimo. Tutto è andato per il meglio grazie all’eccezionale intervento di medici e infermieri, tempestivo e mirato. Katia e il suo bambino sono stati dimessi dall’ospedale alcuni giorni fa e ora sono in ottime condizioni di salute.
L’intervento è stato raccontato da Domenico Scibetta sul suo profilo Facebook.
“Una storia straordinaria, mix vincente di sapienza medica, velocità decisionale e collaborazione stretta per salvaguardare la salute della donna, scrigno della vita”.
Una bella storia di successo della nostra sanità, spesso a torto denigrata.
Siete d’accordo unimamme? Che ne pensate di questo straordinario intervento?
Ricordiamo il nostro articolo: Dal sangue delle future mamme un aiuto per il cuore malato