L’epilessia infantile e l’uso di medicine prescritte in gravidanza sono due fattori molto forti di rischio di autismo.
Autismo: uno studio sui fattori di rischio
Tra i vari fattori di rischio di autismo gli scienziati hanno individuato:
- obesità materna
- età dei genitori
- uso di medicazioni come antidepressivi o antidolorifici
La scienziata Elisabeth Hisle Gorman spiega che ci sono stati così tanti aspetti legati all’autismo che per una persona non è possibile evitarli tutti.
La Gorman, assistente professore di pediatria presso la Uniformed Services University of Health Sciences in Bethesda, insieme a dei colleghi, ha provato a testare questi fattori insieme e non singolarmente.
Ecco come si è svolto lo studio:
- sono stati considerati i dati medici di 8.600 bambini con autismo e quelli delle loro mamme
- sono stati associati i dati medici ai controlli a 2 e 18 anni con quelli derivati da 26 280 controlli
- sono stati tracciati 29 fattori di rischio presenti prima e dopo la gravidanza della mamma, durante il travaglio e dopo la nascita
- sono stati trovati 19 fattori significativi di rischio
L’epilessia infantile era uno degli effetti di rischio maggiori, i bambini che ne risentivano avevano 8 possibilità in più di essere autistici.
Le donne che assumono farmaci per l’epilessia o per problemi mentali, inclusa la depressione, hanno due volte in più la possibilità di avere figli con autismo.
In assenza però di farmaci la diagnosi di queste condizioni in una donna è solo leggermente associata con l’autismo del bambino.
Lo stesso vale per altre patologie come:
- l’alta pressione sanguigna
- il diabete
Il rischio di autismo:
- è più elevato nelle mamme sotto i 25 anni
- meno elevato nelle mamme sopra i 35
L’ultimo risultato contraddice quanto solitamente viene promulgato, secondo alcuni studi l’età avanzata della mamma influisce sulla possibilità di avere un figlio autistico.
Non è chiaro però perché le donne che assumono farmaci in gravidanza dovrebbero essere più a rischio di avere figli con autismo. Purtroppo non si è ancora riusciti a stabilire cosa di queste medicine possa influire in modo tanto determinante sullo sviluppo del cervello dei bambini. La dottoressa Gorgman ha ammesso che non possono stabilirlo col loro studio. Kristen Lyall, assistente del professore di epidemiologia presso la Drexel University a Philadelphia ha aggiunto che per il momento è prematuro suggerire alle mamme di sospendere i trattamenti medici in gravidanza.
Unimamme voi cosa ne pensate dei risultati di questa ricerca sull’autismo pubblicata su Pediatric Research?
Noi vi lasciamo con una serie di 10 studi sulle cause dell’autismo.