Unimamme, tra i tanti casi in cui sono coinvolti gli assistenti sociali di Bibbiano per l’inchiesta sugli affidi illeciti Angeli e demoni, spicca il caso di Stefania.
Bibbiano: una mamma racconta cosa è accaduto a lei e alla figlia
La donna è stata intervistata da Panorama a cui ha raccontato come i servizi sociali si siano introdotti di nascosto in casa sua per portarle via la figlia.
Già la trasmissione Chi l’ha visto aveva diffuso il video assurdo che mostra come è avvenuto il tutto.
“Siamo della Protezione Animali”. Non solo “Angeli e demoni”, dalla provincia di #ReggioEmilia le drammatiche fasi del prelevamento di una bambina dalla casa dei genitori, che chiedono aiuto a #chilhavisto pic.twitter.com/Sj3XIp99G3
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) 3 luglio 2019
Inizialmente hanno bussato alla sua porta sostenendo di essere della protezione animali e di intervenire per una segnalazione sui suoi cani.
Mentre lei cercava la documentazione sui cani un’assistente sociale ha preso sua figlia di 2 anni.
“Aveva gli occhi sbarrati, gridava mamma. Ho corso per riprenderla con tutte le mie forze. L’avevo quasi raggiunta. Loro sono stati più veloci, l’hanno sbattuta dentro una macchina e sono partiti. Sono rimasta lì a gridare e a piangere” ha riferito la donna.
Questa mamma trentaquattrenne, sposata con un cinquantenne, aveva un passato da eroinomane.
Si tratta però di una storia risalente a 10 anni fa. “Reggio Emilia è una città che rovina i giovani. Quando i miei si separarono avevo vent’anni. Iniziai a fumare l’ eroina. […] Mi diede una dipendenza immediata e dopo poco capii che dovevo rivolgermi al Sert e smettere”.
La donna però, in quel periodo, ha avuto una figlia con l’uomo sbagliato e così la piccola è stata affidata a una zia.
Così, al secondo figlio sono arrivati gli assistenti sociali. “Appena partorito mi fanno i test tossicologici, sia io che la bambina risultiamo negative. Non basta ancora. Mi trattengono e mi obbligano a ricevere a casa le educatrici per tre mesi”.
Il 22 ottobre del 2018 il Tribunale emette un decreto provvisorio.
“La tossicodipendenza della signora, superata da anni, i litigi della coppia, cose che accadono in ogni convivenza. E l’assurdità più grande: dire che vivono in uno scantinato” sottolinea l’avvocato di Stefania che da aprile non vede la figlia.
Dal momento che esistono delle discrepanze la prossima udienza è fissata per il prossimo 20 agosto, nel frattempo questa mamma attende il ritorno della figlia.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto raccontato su Panorama?
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