“Abbiamo avuto un aborto spontaneo”: la comunicazione che può aiutare la coppia

Tra il 10 e il 25% delle gravidanze finisce in una perdita, secondo quanto dice l’American Pregnancy Association, rendendo quindi l’aborto un evento sociale rilevante, anche dal punto di vista della salute.

Spesso le donne hanno un profondo senso di colpa e possono cadere in depressione. Uno studio recente dell’Università del Missouri ha esaminato come gli uomini affrontano l’aborto delle loro compagne e come le coppie sposate possono usare “il discorso comunicativo dei punti di vista”. Queste scoperte potrebbero aiutare le coppie ad affrontare il lutto attraverso degli operatori professionisti che si occupano e di ansia e stress.

CPT: come la coppia può comunicare in maniera efficace dopo un aborto 

Il la comunicazione dei punti di vista (CPT) è una forma di comunicazione per cercare di comprendere il punto di vista dell’altra persona, il fatto di “mettersi nei suoi panni“, ascoltandola, considerando valide le sue idee e facendo domande per capire meglio la sua esperienza. Viene utilizzata per cercare di conoscere i pensieri dell’altro.

Vogliamo esaminare gli uomini e le donne che usano la CPT per dare un senso alla perdita” dice Haley Horstman, assistente professore della comunicazione interpersonale al MU College of Arts and Science. “A causa del tabù dell’aborto, molti individui combattono nel tenere nascosti i loro sentimenti e spesso rifiutano il supporto del loro partner. Abbiamo studiato i modi in cui le donne e gli uomini usano la CPT per affrontare la perdita e salvare la loro relazione”. 

Per lo studio sono state analizzate 183 coppie che hanno avuto esperienza di un aborto negli ultimi 10 anni: hanno compilato un questionario on line sull’aborto, sulla comunicazione e il modo di affrontare la perdita. Le coppie sono state reclutate da gruppi di supporto.

I partecipanti hanno poi completato una scala di misurazione come “il mio compagno è stato rispettoso con me mentre parlavo del mio problema“.

La ricerca ha scoperto che mentre le donne assumevano la prospettiva dei loro mariti sull’aborto, i mariti beneficiavano nel saper affrontare insieme l’argomento, ricavandone anche una soddisfazione maggiore.

Allo stesso modo, quando i mariti hanno supportato il punto di vista delle loro mogli, la coppia è stata più forte“.

I ricercatori hanno anche scoperto che le coppie che erano più coinvolti nel loro ruolo di genitori erano più felici, mentre quelle che lo erano meno, si appoggiavano meno alle mogli nel superare il dolore derivante dall’aborto.

Comprendere quindi come può funzionare il piano comunicativo dopo un aborto, anche da parte degli operatori sanitari, è fondamentale per trattare e affrontare l’argomento.

E voi unimamme cosa ne pensate?

Intanto vi lasciamo con il post che affronta l’aborto e del fatto che nessuno ne parli. 

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