Durante l’ennesimo naufragio, una bambina di un anno è stata salvata dalle acque fredde del mare. Parla la dottoressa che l’ha curata.
Nel tardo pomeriggio del 23 novembre, due pescatori di, Stefano Martello e Calogero Sanguedolce, che erano di passeggio a Cala Galera ed hanno notato la barca in difficoltà capendo che da lì a poco si sarebbe ribaltata. Il barcone si trovava a circa un miglio dall’isola dei Conigli, nei pressi di Lampedusa. I due pescatori hanno allertato subito la Guardia Costiera. Immediato l’intervento dei soccorsi con l’uso di due motovedette ed un aereo della Guardia Costiera, una nave ed un elicottero della Marina Militare, una motovedetta ed un pattugliatore della Guardia di Finanza, come riportato sulla pagina Facebook della Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. I migranti tratti in salvo dalle motovedette della Guardia Costiera sono in totale 149 (di cui 133 uomini 13 donne e 3 bambini). Tra di loro un ipovedente ed una bambina di un anno e mezzo che è stata salvata dall’intervento di una dottoressa.
I soccorsi per aiutare quante più persone: salvata una bambina che era in mare
E’ stato un vero miracolo quello che è accaduto sabato pomeriggio al largo di Lampedusa. Quando un barcone, a causa delle condizioni avverse del tempo, si è ribaltato i naufraghi si trovavano in balia delle onde. Una bambina, con il giubbotto viola, è stata una delle prime persone ad essere salvate, come si vede dal video diffuso dalla Guardia Costiera. Gli uomini della Guardia costiera l’hanno sentita piangere e l’hanno ripescata in acqua durante un difficile intervento. Il Corriere ha riportato le dichiarazioni della dottoressa che l’ha curata subito dopo il salvataggio.
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La dottoressa Alessandra Savatteri, che era presente sulla motovedetta della Guardia Costiera è ancora incredula: “L’ho presa in braccio e neanche piangeva, era gelida. L’ho spogliata e riscaldata. Era in ipotermia quando l’ho presa, non mi capacito di come abbiano fatto a salvarla, è incredibile. Sono operazioni non semplici in spazi così ristretti e con tutta quella gente a bordo”. Per fortuna la piccola è riuscita a sopravvivere: “Dall’acqua cercavano di tenerla su, poi gli uomini della Guardia costiera l’hanno presa: è un miracolo che non avesse bevuto tanto e che fosse ancora vigile”.
Tra le 149 persone salvate anche altri due minori che però non hanno notizie dei propri genitori. Mancherebbero ancora all’appello una quindicina di persone, i corpi recuperati fin qui restano cinque, tutti di donne. Tra loro anche una giovane marocchina che aveva attraversato il Mediterraneo con le sue due bambine. Addosso le hanno trovato tre passaporti, il suo e quelli delle due figlie. Che stanno bene e si trovano all’hotspot di Lampedusa.
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Ieri le ricerche sono proseguite, ma le condizioni del mare rendono difficili le operazioni di soccorso, come riferito dalla Guardia Costiera: “Le operazioni di soccorso condotte nel tardo pomeriggio di ieri dalle motovedette della Guardia Costiera sono state particolarmente difficoltose, non solo a causa delle proibitive condizioni del mare, con onde alte fino a 2 metri, ma anche a seguito dell’elevato numero di persone cadute in mare contemporaneamente”. Il vento è molto forte, tanto che il traghetto per Porto Empedocle ha sospeso i collegamenti, costringendo i 149 sopravvissuti a prolungare la permanenza nell’hotspot.
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Nel frattempo è stato assegnato un porto alle due navi di Ong spagnole che si trovano nel Mediterraneo con a bordo circa 150 migranti salvati in mare. Alla Open Arms è stato assegnato Taranto, mentre alla Aita Mari il Viminale ha indicato Pozzallo. Per entrambe “è stata avviata la procedura per la ricollocazione a livello europeo dei migranti”, rende noto il ministero dell’Interno.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questa ennesima tragedia? Cosa ne pensate del salvataggio della bambina?
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